Pensiero del giorno – Aldilà
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Quando si ammala o muore un membro della famiglia, anche se anziano, ci facciamo mille domande.
Vediamo l’armonia che esiste intorno a noi vacillare e cambiare contorno. Ci mette di fronte alla caducità della vita.
Già appena nati, sappiamo di avere un periodo limitato a nostra disposizione. Ma con l’andare del tempo e delle esperienze, ci attacchiamo sempre di più alle cose del mondo. La vita e le persone, a volte, ci sembrano eterne.
Vaghiamo così costantemente tra un senso di eternità e la consapevolezza di transitare quaggiù per un intervallo più o meno lungo.
Ma questo senso di eternità fa parte di noi e rimane fedele a sé stesso. Sentiamo di appartenere a una dimensione superiore, a un luogo senza limiti e, quando qualcuno si ammala o muore, il pensiero di quel luogo si fa più forte. Vorremmo poter scoprire con lui o con lei la sua nuova dimora.
Forse, solo da bambini avevamo sentore dell’aldilà. Più precisamente, vivevamo tra due realtà. Quella del mondo e quella dello spirito. Riavvicinarci a quella realtà superiore è la nostra sfida.
Il poeta R. Tagore ci dice: ‘ Bisogna viaggiare per tutti i mondi esteriori per giungere, infine, al sacrario più segreto all’interno del cuore’.
Ed Helen Keller, famosa scrittrice e insegnante sordo-cieca: ‘Mi dà un profondo conforto pensare che le cose viste sono temporali e le cose invisibili sono eterne’.
Infine, Antonello Venditti: ‘Capita anche a te di pensare che al di là del mare vive una città dove gli uomini sanno già volare?’
Maria Rosaria Fortini