Pensiero del giorno – La Festa del Patrono

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    In questi giorni si è svolta la Festa del Santo Patrono del paese dove vivo. C’era grande aspettativa per un evento che non si era verificato nei due anni appena trascorsi.

    Le celebrazioni sono iniziate domenica 5 giugno con la Fiera del Mercato. Allegre bancarelle di ogni tipo si snodavano per le strade e i vicoli cittadini.

    Presso il chiostro di una grande chiesa si sono svolti tanti giochi per grandi e piccini: la disfida degli archi, il torneo di balestra, la corte dei monelli.

    Molto suggestiva è stata la processione notturna con le fiaccole e poi, dulcis in fundo,  la sfilata del corteo storico.

    Ho potuto riprendere in video il susseguirsi dei personaggi vestiti con colorati e, a volte, solenni abiti medievali. Infatti, al seguito della famiglia più importante del tempo, procedevano i cortigiani, gli armigeri, i monaci, gli artigiani e i contadini. Non mancavano animali e fanciulli trasportati su carretti e carriole condotte a mano. Il tutto allietato da un gruppo di cantori medievali.

    Mi sentivo immersa in una realtà lontana e misteriosa. Quali potevano essere stati, al tempo, i pensieri di tali personaggi? Quali le loro aspettative e i loro sogni? Quale la visione del mondo, necessariamente ristretta agli avvenimenti del loro piccolo borgo?

    Tempo fa, ho letto un libro di fantasia intitolato ‘Hyperversum’ in cui si racconta di due ragazzi i quali, facendo un gioco di ruolo online, si ritrovano nel luogo e nel tempo prefissato che, in quel caso, era il Medioevo, 1214 d.C. In Fiandra, al tempo della guerra tra Francia e Inghilterra, vivono intense avventure d’armi e d’amore. Ho pensato spesso di poter essere al loro posto: ho immaginato tornei, combattimenti, dolore, tradimenti e gesti d’onore…

    Tornando ai festeggiamenti per il Patrono, ho assistito agli incontri di scherma tra cavalieri in armatura. Su un campo illuminato da lampade soffuse, si sono svolti scontri e lotte in un’atmosfera magica, sospesa tra presente e passato.

    Ultima gara, la Corsa delle torri. Cinque squadre di giovani, appartenenti ad altrettanti castelli e quartieri, si alternavano nella corsa per coprire il percorso ellittico della piazza del paese nel minor tempo possibile, trasportando sulle spalle una torre. Ha concluso l’evento serale e l’intero periodo del Palio, la suggestiva esibizione degli sbandieratori. Alla fine, uno scoppiettante spettacolo pirotecnico. Il paese ha partecipato con grande calore. Finalmente, si è rinnovata la festa più importante dell’anno e io sono stata felice di essere uno degli entusiasti spettatori.

    Maria Rosaria Fortini

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