Pensiero del giorno – La magia naturale

Ci sono molti tipi di magia e varie definizioni: magia bianca, magia nera, magia naturale.

Molti personaggi ne hanno scritto: Ruggero Bacone, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Paracelso, Giordano Bruno.

La magia naturale attira maggiormente la mia attenzione perché comprende in sé sia l’alchimia che l’astrologia, la medicina, la fisica.

Ma non scrivo per discutere di questo argomento bensì per osservare come, da qualche tempo, la realtà e la natura mi appaiano magiche.

La magia è ciò che caratterizza il sentimento nei bambini. Essi esprimono stupore e incanto già dai primi giorni di vita. L’educazione e gli insegnamenti successivi tendono a razionalizzare e a togliere quel velo di mistero che inonda la loro visione del mondo. Da quel momento, credere nel magico può scatenare negli altri ironia e sarcasmo.

Guardando indietro, mi rendo conto di aver lottato con tutte le mie forze per non essere schiacciata da questo materialismo delle idee. Volevo a tutti i costi ritrovare e mantenere la spontaneità e la semplicità dell’infanzia.

Credo di esserci riuscita. Comporre favole mi ha aiutato molto.

Ora, nel tempo storico che stiamo vivendo, mi domando se ci è dato di percepire ancora l’innocenza dei primi anni di vita. Preoccupati e bloccati da minacce che vengono dall’esterno, pensiamo che la nostra esistenza sia tutt’altro che magica.

Eppure, io sento la sua brezza ancora di più. Al pari di un venticello che si nasconde tra i rumori del mondo, il senso del magico si fa strada tra le preoccupazioni e le difficoltà di ogni giorno.

La morte di mia madre, invece di peggiorare, ha migliorato le cose. Avverto la magia naturale che ha caratterizzato la sua vita, il suo lungo passaggio sulla Terra. Quella magia che si cela in ogni angolo, in ogni anfratto del nostro mondo e del nostro cervello.

Avevano ragione gli antichi di disquisire ininterrottamente su Dio, sulla Natura, sugli elementi quali l’aria, il fuoco, la terra, l’acqua e sulle creature fantastiche che li abitano. Così come i neoplatonici parlavano dell’Anima del mondo. Un Uno assoluto da cui tutto deriva e che tutto contiene.

Ecco, non conviene sentirsi separati da un’anima che è partita per un altro mondo, perché di questo mondo faccio parte anche io, ogni essere vivente e ogni cosa che vive in questo Cosmo.

Maria Rosaria Fortini