Pensiero del giorno – Le foglie e i fiori

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    Lo scrittore Romano Battaglia ci dice : “Conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono”

    Questa poetica raccomandazione ha un significato universale per noi uomini.

    Ciascuno infatti tende a focalizzare il proprio pensiero e il proprio dispiacere per quello che non ha potuto realizzare, sui bei sogni che non si sono concretizzati, sulle speranze che si sono tramutate in foglie secche.

    Attoniti, le guardiamo cadere. Le contiamo una ad una, considerando con tristezza i mucchietti che si sono formati nel giardino durante il nostro cammino.

    Questo vuol dire rimanere ancorati al passato, vuol dire volere dare spazio dentro di sé a pensieri negativi. Ci concentriamo sui nostri dolori e sui dispiaceri per i tanti avvenimenti che non sono stati come avremmo voluto che fossero.

    Non consideriamo invece la bellezza dei fiori che si trovano in quello stesso giardino. Quante cose potrebbero raccontarci del loro profumo, dei colori, delle varietà dei petali, dei pistilli, dei semi, della loro gioia di essere al mondo?

    Perché non amare i papaveri, le rose, le dalie, i ciclamini, i glicini, le petunie, le roselline selvatiche, i crochi, le fresie, le giunchiglie, le viole del pensiero come abbiamo amato i nostri sogni?

    Che cosa c’è di più bello, di più poetico, di più coinvolgente, di più consolatorio, di più entusiasmante?

    Lasciando dietro di sé il numero delle foglie secche, quanti fiori nella nostra esistenza potremmo contare se decidessimo di guardare.. non al domani, non a ieri, ma alla meraviglia e allo splendore dell’oggi.

    Maria Rosaria Fortini

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