Pensiero del giorno – Le Sardine

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    L’entusiasmo che mi prende ogni volta che la società civile di ogni paese fa sentire la propria voce e il proprio scontento, è pari a quella di scrivere su questa rubrica il mio pensiero.

    E’ accaduto al tempo dei Girotondi nei primi anni di questo secolo poi con il Popolo Viola; ora, a distanza di un decennio, con le Sardine.

    Le sardine sono pesci umili e commercialmente convenienti, alla portata di tutti. La spinta a riempire le piazze a migliaia di questi simbolici animali marini, è stata la condanna del fascismo e il desiderio di mostrare il proprio scontento per alcune affermazioni, orientamenti e provvedimenti presi da rappresentanti di destra, in particolare, da Salvini.

    Chi governa, spesso non tiene conto delle profonde convinzioni democratiche che animano la maggior parte dei cittadini. Se nessuno, nei luoghi di potere, rappresenta in maniera convincente questi sentimenti, nascono movimenti spontanei e apartitici che desiderano ricordarlo.

    Come è accaduto per i Girotondi e per il Popolo Viola, la novità eclatante è il desiderio di inviare un messaggio per dire: ‘Io non ci sto a farmi manipolare dai vostri giochi di potere; dalle vostre posizioni antiumane e antidemocratiche. Noi stiamo con la Costituzione’.

    Questo è tutto ciò che i movimenti di piazza rappresentano: una voce, un avvertimento. Perché non si dica che il popolo italiano è becero, insensibile ai diritti, ai valori, ai sentimenti di solidarietà e di amore per la pace che, unici, possono rendere un paese fiorente e progredito.

    Come ha detto Erri De Luca: ‘Dichiararsi antifascisti e antirazzisti è applicare la Costituzione e volerla vedere applicare nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. E’ una generazione che include. La sua parola d’ordine è ‘inclusione’, quindi non è specificatamente di sinistra’.

    Forse, a torto, la politica non terrà conto di questi messaggi. Forse non ci saranno conseguenze. Il movimento non assumerà un colore politico, ma è certo che lascerà un segno. Un segno di protesta intelligente e pacifica, motivata dal profondo senso di appartenenza alla comunità del genere umano, sano e libero da condizionamenti.

    Maria Rosaria Fortini

     

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