Pensiero del giorno – Saggi Su un’Umanità Dispersa

Più informazioni su

    Da numerose allarmanti notizie apparse sui giornali ultimamente, sembra che Internet, oltre che un eccellente sistema di comunicazione globale, sia anche un modo per controllare e manipolare gli utenti.

    Attraverso i social network, la posta elettronica e quant’altro, siamo presi di mira da chi ha interesse a vendere i suoi prodotti. Si ha l’impressione che Internet conosca e preveda i nostri desideri. Tutto ciò che facciamo online lascia una traccia. Si ha altresì la sensazione di essere spiati.

    E’ sotto inchiesta anche ‘Exodus’, il programma usato dalle Procure per controllare i sospettati. Sono stati controllati attraverso di esso anche i cittadini violando il loro diritto alla privacy.

    Inoltre, si sospetta che i sistemi vocali installati sulle auto, nelle case, sulla TV, sui cellulari siano un modo per sorvegliarci.

    La docente di Harvard Shoshana Zuboff ha pubblicato un saggio in cui chiama Google, Amazon,Facebook ecc. ‘Capitalisti della Sorveglianza’. Ella dimostra come ‘il mercato dominante non è più quello dei beni, il capitale non è quello finanziario, la ricchezza non nasce più dalla produzione ma dai dati. Le nuove fabbriche hanno algoritmi che lavorano sulle nostre identità digitali per prevedere i comportamenti e manipolarli’.

    Altro saggio da tenere in considerazione è ‘La fine della fine della Terra’ di Jonathan Franzen. Egli parla senza mezzi termini della catastrofe climatica prossima ventura, della devastazione della natura in cui intere zone del pianeta rischierebbero l’estinzione. Dove il riscaldamento globale produrrà lo scioglimento dei ghiacciai e varie altre conseguenze.

    Secondo Franzen, il rimedio è la letteratura ossia gli interessi umanistici e, come ritiene anche Bruce Lipton, un altro rimedio è l’esercizio della spiritualità attraverso l’espressione dell’amore verso ogni persona e cosa amata e il godimento di ogni attimo della nostra vita inteso nel ‘Qui e Ora’.

    Ispirandomi agli argomenti sopra accennati, mi chiedo: che cosa sta accadendo alla nostra civiltà, alla compagine del nostro tempo, così disattenta agli avvenimenti peculiari che caratterizzano i suoi tumultuosi tempi?

    Ci facciamo fuorviare da piccole e grandi beghe che spesso sono solo polvere negli occhi.

    In conclusione: dovremo dire grazie e Greta, a Rumi, a Simone, i nostri coraggiosi adolescenti, se  finalmente riusciremo a prendere in mano il nostro destino senza delegare niente a nessuno e senza aspettare soluzioni miracolose e attenzioni disinteressate dall’alto?

    Maria Rosaria Fortini

     

    Più informazioni su