Pensiero del giorno – Segnali dal cosmo
Più informazioni su
Isaac Asimov ha detto: “Se fossimo soli, l’immensità sarebbe davvero uno spreco”
Abbiamo avuto la convinzione, fino al secolo scorso, di essere soli nell’universo.
Ora, grazie ai tanti film di fantascienza, ai programmi televisivi e ai libri in cui questi temi vengono trattati, cominciamo a porci qualche domanda.
Sono in corso ricerche spaziali che ipotizzano pianeti con le stesse caratteristiche della Terra per cui anche la scienza ha iniziato ad affrontare l’argomento.
Considerando la questione dal punto di vista intuitivo e del buon senso, è molto probabile che l’uomo non sia l’unico essere sapiens sapiens che calchi questo universo.
Non abbiamo certezze, nessun essere spaziale è venuto a bussare alla nostra porta o ha inviato segnali dal cosmo. Per lo meno, non ne siamo a conoscenza.
Soltanto la nostra galassia contiene più di cento miliardi di stelle ognuna della quali potrebbe essere circondata da vari pianeti. Quante altre galassie ci sono nel nostro universo? Quanti altri soli? E l’universo che conosciamo è l’unico esistente nello spazio? Possiamo continuare a ritenere che non esista altra vita intelligente intorno a noi?
Asimov ritiene che, in tal caso, tanta immensità sarebbe un immenso spreco e, detto dal più autorevole scrittore di fantascienza, c’è da dargli credito.
Ma c’è anche da domandarsi: lui, di segnali, ne ha mai ricevuti?
Maria Rosaria Fortini