Più di 500.000 rifugiati rohingya rischiano la vita a causa dei monsoni

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    Roma – “Mentre ci avviciniamo alla stagione dei monsoni e dei cicloni, quella che è già una situazione umanitaria disperata rischia di diventare una catastrofe. Centinaia di migliaia di bambini già vivono in condizioni terribili, e affronteranno un rischio ancora maggiore di malattie, alluvioni, frane e ulteriori sfollamenti”- ha dichiarato Edouard Beigbeder, rappresentante dell’Unicef in Bangladesh-.

    “Acqua non sicura e condizioni igienico-sanitarie non adeguate possono causare epidemie di colera e casi di epatite E- una malattia mortale per le donne in stato di gravidanza e per i loro bambini- allo stesso tempo le pozze d’acqua stagnante possono attirare zanzare che portano malaria. Tenere i bambini al sicuro dalle malattie deve essere una priorità assoluta”. L’Unicef ha reso così noto, attraverso questo comunicato, come la vita di oltre 520.000 bambini rohingya che occupano campi profughi in Bangladesh potrebbe essere ancora più in pericolo con l’arrivo della stagione dei monsoni e dei cicloni.

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