Rebranding: cos’è e come farlo correttamente

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    Volendo partire dal principio, occorre innanzitutto notare come il branding (inteso sia per i singoli sia per le imprese) vada ad identificare un concetto affascinante e all’apparenza molto complesso. Esso, nello specifico, non viene sempre interpretato correttamente e, quindi, spesso si verificano dei veri e propri errori sul piano del business.

    La strategia di branding non può affatto rimanere immutata nonostante il trascorrere del tempo: infatti, è interessante osservare come cambino consumatori, mercati, concorrenti nonché i prodotti stessi. Di conseguenza, di fronte a queste condizioni mutevoli, si avverte la necessità di parlare di rebranding.

    Siamo partiti, però, dal branding dal momento che si tratta di una serie di operazioni dirette alla definizione del proprio brand: pertanto, se un soggetto o un’azienda fa branding significa che sta lavorando al fine di condurre i propri consumatori a vivere un’esperienza particolare sulla base di idee ed emozioni particolari. Riflettere sul servizio o sul prodotto offerto deve, in poche parole, essere il proprio scopo principale.

    Ebbene, il rebranding, invece, non è altro che un’attività di marketing atta a riposizionare un brand già esistente realizzando la costituzione di un nuovo marchio, ma anche di un’innovativa immagine aziendale.

    Alcune aziende, ad oggi, avvertono il bisogno di un rebranding evolutivo, ovvero moderato, spesso addirittura impercettibile dall’esterno. Non mancano, però, anche quelle che necessitano della predisposizione di una strategia di rebranding rivoluzionario capace di mutare radicalmente i propri elementi distintivi.

    Esempi di rebranding

    Come già accennato, il rebranding rappresenta un concetto complesso, ma solo all’apparenza dal momento che, in base a quanto si vedrà, sarà possibile notare come venga attuato facilmente da tutte le aziende. Ebbene, esso non è altro che un’azione di marketing strategica, la quale risulta essere per lo più inevitabile sul lungo periodo.

    Non sono poche, infatti, le imprese che hanno scelto e continuando ad intraprendere questa tipologia di percorso. Ad esempio, in merito, si può menzionare la totalità di cambiamenti avvenuti in casa Fiat: si fa riferimento, nello specifico, ai continui cambi che hanno interessato il loro, con stilizzazioni sempre nuove, fino a giungere addirittura al parziale recupero dei passati stilemi.

    Inoltre, non si può non citare anche il noto motore di ricerca Google, il quale ha visto cambiare il proprio logo più volte nel corso degli anni. Infine, altro aspetto essenziale su cui concentrare la propria attenzione è la circostanza che ha visto alcuni brand cambiare anche il nome oltre al loro.

    Qualche esempio, in particolare, è rappresentato dalla FedEx (ovvero Federal Express), dalla casa automobilistica Datsun (vale a dire la Nissan) oppure dalla AirBnb (cioè l’ex AirBed And Breakfast).

    Come fare rebranding

    Nel momento in cui si matura l’idea di fare rebranding, occorre tenere in considerazione che il cambiamento è inevitabile: bisogna, in poche parole, tenersi sempre aggiornati. Un corretto procedimento di rebrand, nello specifico, si articola in 3 fasi principali ovvero:

    – l’identificazione del problema. In questa frazione occorre predisporsi al cambiamento cercando di comprendere al meglio quali siano le reali esigenze dei clienti. Chiedere feedback e procedere a ricerche di mercato risulta essere un aspetto importante per la totalità delle aziende;
    – l’esternazione dell’identità aziendale, creando una storia dalla quale emerga passato e tradizione. A tal proposito occorre evidenziare come le campagne pubblicitarie rappresentino il principale strumento ai fini della diffusione della propria immagine;
    – la consapevolezza di non avere fretta, ma di agire tempestivamente. Una volta studiata accuratamente una soluzione, si dovrà metterla in pratica procedendo in modo graduale, senza essere frettolosi, optando per una comunicazione efficace.

    Le situazioni in cui è importante fare rebranding

    Fare rebranding appare fondamentale in determinate situazioni e cioè quando:
    – le performance del prodotto o del servizio offerto non rispondono alle aspettative;
    – le vendite risultano essere in calo nonostante la pubblicità del prodotto o del servizio;
    – vi è stato un danno alla reputazione dell’azienda, del prodotto o del servizio.

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