Riti woodoo e botte per far prostituire nigeriane

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    Terrorizzava delle ragazze nigeriane con riti «woodoo» e le obbligava a prostituirsi. Nei giorni scorsi gli uomini della Squadra Mobile, diretti da Vittorio Rizzi, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla dottoressa Calò della Procura della Repubblica di Roma, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria D.H., cittadino liberiano di 28 anni, responsabile di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le indagini sono partite dopo le dichiarazioni di una delle ragazze che, esasperata per le continue vessazioni, dopo esser stata colpita con alcune coltellate, ha trovato la forza di denunciare il suo aguzzino alla Squadra Mobile. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’attività del liberiano che gestiva la prostituzione su strada di alcune ragazze soprattutto lungo la via Prenestina e nelle vie limitrofe pretendendo, per «l’occupazione del suolo pubblico», la somma di 300 euro a settimana. Se le ragazze provavano a ribellarsi venivano, prima minacciate di ritorsioni attraverso i riti woodoo e, nel caso non si piegassero, picchiate e, talvolta, colpite anche con armi da taglio. Nell’abitazione dell’uomo in zona Tor Bella Monaca, è stata rinvenuta e sequestrata la lista completa delle prostitute, l’elenco dei suoi guadagni, nonché unghie e ciocche di capelli custodite insieme alle fotocopie dei documenti delle ragazze, tipico dei riti woodoo. Prosegue l’attività della Squadra Mobile della Questura di Roma per contrastare il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione.

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