San Giovanni, lituano sorpreso dai proprietari di casa mentre tenta furto

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    K.M., cittadino lituano 33enne, ha tentato di scassinare la serratura di un appartamento nel quartiere San Giovanni ma è stato sorpreso dai proprietari mentre facevano rientro a casa. Ben organizzato, con un serie completa di attrezzi, ha «lavorato» per diversi minuti sulla serratura di un appartamento. Utilizzando una bussola in acciaio temperato, opportunamente rettificata per essere adattata alle varie dimensioni dei blocchetti di sicurezza, è riuscito a rimuovere il cilindro di una porta blindata. Ma proprio nel momento in cui aveva terminato il suo lavoro e stava finalmente per entrare nell’abitazione, è stato sorpreso dai proprietari. I due giovani hanno immediatamente avvisato il 113 per segnalare la presenza del ladro e si sono lanciati al suo inseguimento per le scale dello stabile. L’uomo però è riuscito a fuggire all’esterno dell’edificio, ma è stato bloccato a poche centinaia di metri dagli agenti del Commissariato San Giovanni, diretto dal dr. Francesco Bova, intervenuti dopo pochi minuti. I poliziotti hanno sequestrato anche una borsa contenente numerosi arnesi atti allo scasso che nella fretta, il ladro aveva abbandonato per le scale. Al suo interno, gli agenti hanno trovato dei grossi cacciaviti, una calamita telescopica, chiavi inglesi regolabili, prolunghe per chiavi a bussola ed una serie di altri spadini ed oggetti adattati allo scopo. Negli attrezzi da lavoro, anche una lastra in PVC opportunamente irrigidita utilizzata per aprire le porte tradizionali. Accompagnato nei locali del Commissariato, l’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato, mentre gli investigatori proseguono le indagini per individuare eventuali complici che potrebbero aver partecipato al tentativo di furto. È stato invece fermato nelle prime ore di questa mattina a bordo della sua auto un cittadino rumeno di 27 anni. Nel corso di un controllo sulla Via Tiburtina gli agenti del Reparto Volanti, diretto dal dr. Eugenio Ferraro, hanno deciso di accompagnarlo in Commissariato per effettuare ulteriori accertamenti. G.F.C. infatti è risultato essere destinatario di un mandato d’arresto europeo. Riconosciuto come responsabile di un furto aggravato commesso nel suo paese d’origine, l’uomo era stato condannato dalle autorità rumene a scontare una pena di tre anni, ma subito dopo la sentenza di condanna aveva fatto perdere le sue tracce.

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