Il 22 febbraio il premio “Ambasciatore di Pace”

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Torna l’appuntamento con il premio “Ambasciatore di Pace”, riconoscimento con il quale ogni anno il Centro culturale Averroè premia personalità della società civile che si sono particolarmente distinte per il contributo offerto nella promozione di progetti di integrazione tra la cultura araba e il pensiero occidentale, nel diffondere la pace nel Mediterraneo e in Medio Oriente contro l’estremismo e il terrorismo.

L’edizione 2019 del premio avrà luogo a Roma, venerdì 22 febbraio dalle ore 19.30, nel corso di un evento dedicato che si terrà presso il Casale Tor di Quinto. Ingresso tramite invito.

A fare gli onori di casa sarà Souad Sbai, presidente del Centro Culturale Averroè, giornalista,scrittrice e figura politica, cittadina italiana originaria del Marocco e promotrice dell’evento.

Il Centro, che si ispira alla figura del filosofo musulmano di Spagna Averroé, è un progetto voluto dall’associazione ACMID-DONNA ONLUS (Associazione della Comunità Marocchina in Italia delle Donne), con l’obiettivo di creare un punto di incontro fra tutti coloro che desiderino approfondire tematiche legate alla cultura maghrebina e ad aspetti politici e sociali del mondo Arabo, al fine diffondere e far comprendere la necessità dell’affermazione di una cultura araba moderata.

Il centro si ispira alla figura del più influente filosofo musulmano di Spagna che, durante l’ondata di fanatismo religioso che attraversò al-Andalus alla fine del XII secolo, fu esiliato e tenuto sotto controllo fino alla morte.

Non un riconoscimento qualsiasi, dato che lo scorso anno è stato assegnato a personalità civiche impegnate su più fronti e capaci di infondere in ogni attività lo spirito più ampio di coesione e condivisione dell’ideale della pace: da Adriana Cantiani a Ciro Paparo e Laila Maher. In attesa dei nuovi ambasciatori del 2019.

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