7 persone su 100 ‘sentono’ le voci

Più informazioni su

    Sentono voci immaginarie, ma nella maggior parte dei casi convivono serenamente con il loro insolito destino. Più che una malattia, la considerano «un’esperienza umana». Gli uditori di voci sono un piccolo esercito: secondo gli esperti il problema colpisce fino a 7 persone su 100, che si preparano a un raduno internazionale nel nostro Paese. Dopo Australia, Olanda e Inghilterra, infatti, sarà l’Italia a ospitare il 3° Congresso internazionale sugli uditori di voci ‘Vivere con le voci: percorsi verso la guarigionè. L’evento, al quale sono attese circa 400 persone, è in programma a Savona il 2 e 3 settembre, promosso dalle Rete italiana degli uditori di voci e da Intervoice (movimento internazionale uditori di voci), in collaborazione con il Dipartimento di salute mentale e dipendenze della Asl 2 savonese, diretto da Antonio Maria Ferro. Chi sente le voci – assicura la Rete italiana uditori attiva dal 2008 (www.parlaconlevoci.it) . vive il fenomeno come un’esperienza umana, piuttosto che come il sintomo tipico di una grave malattia mentale. Le ricerche epidemiologiche condotte hanno dimostrato che il 4-7% della popolazione generale ha udito ‘voci’, ma che nei 2 terzi dei casi queste persone non considerano l’evento come un problema.

    Solo nel restante terzo le voci possono portare complicazioni perchè associate ad ansia, angoscia, deliri e grave compromissione dei rapporti sociali. In questi casi, però, il fenomeno è quasi sempre legato a gravi esperienze traumatiche come abusi sessuali o fisici, l’essere stati trascurati emotivamente, l’essere stati oggetto di gravi sopraffazioni o di alti livelli di stress in periodo adolescenziale. Secondo gli ‘uditorì, comunque, è assolutamente possibile superare i problemi connessi al fenomeno dell’udire le voci, accettandole in quanto parte di sè, e la persona può riacquisire il controllo della propria vita. Il Congresso – spiega l’Asl savonese in una nota – intende dunque contribuire a sviluppare un approccio orientato alla guarigione rispetto al fenomeno dell’udire le voci, e più in generale rispetto ai disturbi psichici gravi, come è raccomandato tra l’altro dalle linee guida dall’Organizzazione mondiale della sanità e del ministero della Salute. I lavori si articoleranno in relazioni e dibattiti in sessione plenaria e in workshop paralleli, e ogni giornata sarà introdotta dalla testimonianza di alcuni uditori di voci.

    Più informazioni su