Ai fotografi del buco nero l’Oscar della scienza

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    Ai fotografi del buco nero l’Oscar della scienza –

    Assegnato alla collaborazione dell’Event Horizon Telescope (EHT), “per la prima immagine di un buco nero supermassiccio”,  il premio Breakthrough 2020 per la Fisica Fondamentale.

    Quello che è considerato l’Oscar della scienza va, dunque, al folto gruppo di ricercatori che hanno fotografato per la prima volta un buco nero grazie ad una rete di telescopi dislocati su tutto il pianeta.

    Il premio ammonta a 3 milioni di dollari che verranno equamente ripartiti tra i 347 scienziati che hanno firmato i sei articoli scientifici pubblicati dalla collaborazione EHT il 10 aprile 2019. I  ricercatori, tra questi le ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) Elisabetta Liuzzo e Kazi Rygl, verranno ufficialmente premiati il 3 novembre all’Ames Research Center della Nasa a Mountain View, California.

    Le due scienziate dell’Inaf  fanno parte del nodo italiano dell’Alma Regional Centre, uno dei sette che compongono la rete europea che fornisce supporto tecnico-scientifico agli utenti di Alma, e che è ospitato proprio presso la sede dell’INAF – Istituto di Radioastronomia a Bologna.

    “La notizia del premio – commenta raggiante Elisabetta Liuzzo –  è stata inaspettata e sorprendente! Costituisce l’ennesima conferma dei traguardi incredibili che più di 300 persone possono raggiungere insieme. È un onore essere parte di questa collaborazione internazionale ed un privilegio aver avuto l’opportunità di contribuire a questi risultati”.

    Le fa eco Kazi Rygl: “È fantastico aver ottenuto questo riconoscimento pubblico facendo ciò che ci piace. Un raggiungimento straordinario per la nostra collaborazione che premia lo sforzo di tanti scienziati ed ingegneri appassionati sparsi in tutto il globo. Ad meliora et maiora semper!”.

    Il Breakthrough Prize, giunto alla sua ottava edizione, premia ogni anno le ricerche e le scoperte più importanti nelle scienze della vita, nella fisica e nella matematica.

    I soci finanziatori della Breakthrough Prize Foundation sono Sergey Brin, Priscilla Chan, Mark Zuckerberg, Ma Huateng, Yuri e Julia Milner, Anne Wojcicki. “Il Breakthrough Prize – sottolinea il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Nichi D’Amico – è  un premio alle innovazioni che portano svolte radicali e l’INAF anche in questo caso è protagonista, confermando ancora una volta le sue eccellenze a livello internazionale”

    L’Event Horizon Telescope è un gruppo di otto radiotelescopi da Terra che opera su scala planetaria, nato grazie a una collaborazione internazionale e progettato con lo scopo di catturare le immagini di un buco nero.

    Obiettivo che è stato raggiunto e presentato il 10 aprile scorso, quando è stata mostrata al pubblico la prima immagine di un buco nero supermassiccio, quello al centro di Messier 87, un’enorme galassia situata nel vicino ammasso della Vergine.

    Questo buco nero dista da noi 55 milioni di anni luce e ha una massa pari a 6,5 miliardi e mezzo di volte quella del Sole.

    Rita Lena

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