Al Liceo Mamiani si torna sui banchi, tra l’emozione degli studenti

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Roma – Molte aspettative, una buona dose d’ansia ma sopratutto la consapevolezza di vivere una giornata che segna un rito di passaggio. È un miscuglio di sentimenti contrastanti quello che si respira davanti al portone del liceo Mamiani di Roma, dove questa mattina la campanella ha suonato per la prima volta dopo la lunga pausa estiva. Gli studenti e le studentesse delle classi prime vengono accolti alle 8 e mezza, insieme ai loro genitori, per una presentazione in aula magna.
Già dalle 8, fuori dalle mura color ocra dello storico liceo romano, si iniziano a formare capannelli di genitori e alunni. Molte famiglie si conoscono, i genitori si salutano e iniziano a parlare fra loro, mentre i figli ne approfittano per allontanarsi un po’ e scambiarsi confidenze. Altre famiglie, più timide, restano invece in disparte. Una madre sfodera lo smartphone dalla tasca e scatta una foto alla figlia che, controvoglia, abbozza un sorriso carico di nervosismo.
“Mi sento un po’ traumatizzata- ammette Giorgia- ho dormito pochissimo stanotte, ma spero che vada bene e che riuscirò a superare l’ansia, dopotutto il primo giorno dovrebbe essere più leggero”. Accanto a lei Tiziano, suo fratello gemello, sembra invece più calmo: “Certo sono emozionato, credo che tutti gli adolescenti sentano quel brivido dentro quando si inizia il liceo, ma sono più contento che preoccupato”.
Le preoccupazioni più diffuse riguardano sopratutto i professori, le nuove materie, ma anche il rapporto con i compagni di classe con cui si condivideranno i prossimi cinque anni. Sentimenti in bilico, quindi, proprio come questa fase della vita, incastrata fra l’infanzia e l’età adulta. Lo sa bene Giorgio, la voce e i lineamenti di un bambino che contrastano con la consapevolezza e la maturità delle sue parole: “Quando uscirò da qui sarò cresciuto- riflette- sarò un uomo, avrò imparato molte cose nuove e avrò già direzionato la mia vita, in questa scuola la mia vita cambierà e questa cosa è molto emozionante”.
Fra ansia e trepidazione, finalmente il suono della campanella spezza questo clima d’attesa. Il primo giorno di scuola è ufficialmente iniziato e, andrà come andrà, come ci ricorda Antonio, “il primo giorno di liceo è qualcosa che non si scorda mai”.

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