Anno nuovo, vita vecchia

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    Con l’entrata del nuovo Anno arrivano nuove speranze e sogni da realizzare. Si lascia il vecchio Anno alle spalle, gli eventi spiacevoli, le situazioni difficili. Tutto come se nulla fosse mai accaduto. Si azzera la clessidra e si ricomincia. Ma non è mai così, perché in realtà il nuovo Anno è solo la continuazione di quello precedente. Però ci sono le nuove opportunità, imparare a non sbagliare dai vecchi errori.

    Il 2016 si è chiuso con un attentato a Berlino che ha visto coinvolta, purtroppo, una ragazza italiana di soli 31 anni. Un tir si scaglia sulla folla mentre centinaia e centinaia di persone passeggiano per i mercatini di Natale. Era il 19 dicembre scorso quando Fabrizia Di Lorenzo ha perso la vita. Ore e ore interminabili, nella speranza che tra le vittime non fosse coinvolta la ragazza di Sulmona, partita dal Suo Comune tre anni fa e stabilitasi a Berlino trovando lavoro in una azienda di trasporti. Ma purtroppo il tragico epilogo. Un evento che ha sconvolto tutti. Un 2016 contrassegnato da eventi di natura terroristica che si sono trascinati anche nel 2017.

    Notte di Capodanno. 31 dicembre 2016 . Siamo a Istanbul. Ora locale 1:30, in Italia 23:30. E’ il 1° gennaio 2017. Un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco su un poliziotto e una guardia giurata che si trovavano all’ingresso del locale Reina Club, una delle discoteche più famose e in voga della Capitale turca. All’interno più di 500 persone festeggiavano per salutare il vecchio e brindare al nuovo  anno. Ma qualcosa sembra non essere andato nel verso giusto. L’attentatore, che indossava un berretto da Babbo Natale, ha sparato ripetutamente sulla folla. Il bilancio è tragico, 39 i morti e 69 i feriti. Da alcune testimonianze molti, nella speranza di sfuggire ai colpi d’arma da fuoco si sono tuffati nelle acque gelide del Bosforo.

    Presenti nel locale anche un gruppo di ragazzi italiani che raccontano così ad una tv locale modenese: “E’ accaduto tutto in un attimo. La gente festeggiava e mangiava, e quando sono stati esplosi i primi colpi è scattato il panico”.

    Secondo alcune testimonianze riportate poi dall’agenzia di stampa turca Dogan il killer “parlava arabo” e urlava ‘Allah Akbar’. Ventuno delle vittime sono state identificate. Tra queste risultano 24 stranieri di nazionalità  tunisina, indiana, saudita, irachena, libanese, oltre a un kuwaitiano, un belga di origine turca e un canadese-iracheno, un siriano e un’araba israeliana.

    attentato-istanbul

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    Il Presidente Erdogan in una nota riferisce che si “batterà fino all’ultimo non solo contro gli attentati dei gruppi terroristici e le forze che li sostengono, ma anche contro i loro attacchi economici, politici e sociali. Stanno cercando di creare il caos, di demoralizzare la nostra gente e di destabilizzare il Paese con attacchi abominevoli che colpiscono i civili. Noi ci manterremo calmi come nazione, stando ancora più vicini, e non cederemo ai loro sporchi giochi”. E’ caccia all’uomo in tutto il Paese. 17mila membri delle forze dell’ordine sono alla ricerca dell’attentatore. Anche se, secondo alcune testimonianze, sarebbero in due o tre ad aver agito, ma fonti ufficiali parlano di una sola persona che si sarebbe cambiata d’abito. Una telecamera esterna mostra in effetti l’immagine di un uomo incappucciato, vestito di nero, con uno zainetto, mentre nelle riprese del sistema interno, a circuito chiuso della discoteca, si vede una figura in abiti sportivi chiari, con il volto parzialmente coperto e un cappello con pon-pon tipico  da Babbo Natale.

    La vicinanza arriva anche dall’Italia dove Mattarella dichiara: “L’Italia è vicina alla Turchia, nella radicata consapevolezza che occorra continuare a far fronte alla barbarie terrorista con la necessaria fermezza e anche attraverso la continua affermazione, in ogni ambito, della libertà e dello stato di diritto, valori fondanti della convivenza e della coesione democratica che il fondamentalismo intende spezzare”. Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviate tramite un messaggio al presidente della Repubblica Turchia, Recep Tayyip Erdogan. “Il terrorismo fondamentalista ha diretto, ancora una volta, la sua furia distruttrice con l’obiettivo di mietere quante più vittime indifese possibile e di minacciare la serenità di ciascuno di noi, in ogni Paese, in ogni luogo”.

    L’Isis rivendica l’attentato. La notizia è arrivata attraverso l’agenzia di stampa Amaq, molto vicina al gruppo. Gli ultimi aggiornamenti rivelano che, colui che avrebbe compiuto il gesto sarebbe un ragazzo di 28 anni con passaporto del Kirghizistan. Ma l’uomo, dopo essere stato interrogato dalle autorità kirghise, in un’intervista all’agenzia kirghisa Akipress ha negato ogni responsabilità.

    Silvia Roberto

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