Atac, BIT regeneration: il biglietto diventa un capolavoro

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    Arrivano i carnet da dieci biglietti a prezzo scontato. Per i più fortunati un’opera di Guemy

    Continua la collaborazione con gli street artist: in scena “art attack” alla stazione Spagna

    Due notti di lavori per preparare quattordici murales: uno raffigura Papa Francesco 

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    Arrivano i carnet da dieci biglietti. Per la prima volta a Roma arrivano i carnet di biglietti a prezzo scontato. Un modo pratico ed economico per fare la scorta di titoli di viaggio e non correre il rischio di rimanere a secco quando servono. Ma anche un modo originale per continuare a celebrare il connubio fra Atac e artisti di strada, che ha già prodotto la riqualificazione della centrale operativa della metropolitana a Garbatella.

    BIT regeneration, con opera d’arte contemporanea “a sorpresa”. Dal 13 maggio sono in distribuzione 50.000 carnet contenenti ciascuno 10 BIT (Biglietto Integrato a Tempo da euro 1,50) al prezzo scontato di 14 euro a confezione.

    All’interno di soltanto 1.000 carnet è possibile trovare un biglietto speciale da collezione, con raffigurata l’opera realizzata in esclusiva per Atac dall’artista francese Christian Guemy, conosciuto con il tag C215 tra gli street artist.

    Ogni singolo biglietto speciale di Guemy/C215 è numerato, si tratta quindi di un unico e irripetibile pezzo da collezione per appassionati e cultori di arte contemporanea.

    I carnet scontati sono in distribuzione esclusivamente nelle 11 biglietterie Atac (linea A: Anagnina, Battistini, Lepanto, Ottaviano, Spagna; linea B/B1: Laurentina, Eur Fermi, Ponte Mammolo, Conca d’Oro, Termini; Roma-Viterbo: Flaminio) e nelle due biglietterie mobili Atac sul territorio.

    Spagna si rifà il look: svelate le opere di sei artisti francesi. Nella stazione Spagna della metro A in sole due notti sono stati realizzati alcuni pregiati affreschi di street art da parte di 6 artisti francesi di fama internazionale e conosciuti in tutto il mondo con i loro tag: C215, ALEXONE, ESPILONPOINT, POPAY, SETH, PHILIPPE BAUDELOCQUE. Per la prima volta in Italia, il gruppo di artisti si è riunito per dare vita ad opere singole nell’ambito di uno spazio metropolitano unico e suggestivo: la metro della Capitale, percorsa nel sottosuolo da milioni di passeggeri e turisti.

    I murales sono stati realizzati a titolo gratuito e donati dagli autori a Roma per riqualificare un ambiente urbano di grande afflusso e transito, vicino una delle piazza più belle della Città Eterna, rendendolo così anche luogo partecipato e veicolo culturale. Tutti gli artisti hanno aderito volentieri e con slancio a questa iniziativa anche per testimoniare, con forza, che la street art è opera d’arte vera e godibile da tutti, e che in nessun modo è paragonabile al vandalismo o all’imbrattamento dei luoghi pubblici. La città conferma così la propria tradizione millenaria di ospite delle migliori espressioni artistiche dei tempi.

    Numeri e curiosità. I sei artisti hanno realizzato 14 opere, fra le quali una che raffigura Papa Francesco, che hanno occupato circa 400 metri quadri, utilizzando circa 500 bombolette spray. Sono state necessarie due notti di lavoro, dalle 23.30 alle 5 del mattino.

    Prosegue l’impegno di Atac nei confronti della cultura e delle arti visive alternative. Oltre alla recente partecipazione a RiscARTI – con la messa a disposizione di tre autobus da rottamare, “riciclati” come spazi espositivi per artisti spagnoli, francesi e greci – già a marzo scorso la sede Atac di Garbatella ha cambiato look grazie all’opera dello street artist tedesco Clemens Behr, 27 anni di Coblenza, inaugurando Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014, ideato e promosso dalle associazioni  999Contemporary e ROAM e curato da Stefano S. Antonelli.

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