Bambino Gesù, termoablazione con microonde in sala operatoria

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    Tecnica all’avanguardia all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove una voluminosa lesione del torace è stata trattata con la termoablazione con microonde. Il paziente, un bambino di un anno, è stato operato con una tecnica mini-invasiva adottata per la prima volta su minori dall’èquipe di esperti dell’ospedale. Estremamente adatta, grazie alla ridotta invasività, per la cura di molti tumori solidi benigni o maligni in pazienti in età pediatrica, la termoablazione con microonde sfrutta i diversi principi fisici della trasmissione di calore tramite un elettrodo sottile come un ago e consiste letteralmente nel riscaldare i tessuti bersaglio fino a portarli alla ‘morte’, salvaguardando contemporaneamente i tessuti sani e gli organi circostanti. La tecnica innovativa della termoablazione con microonde, alla scarsissima invasività e all’elevata efficacia terapeutica anche per lesioni di oltre 5 cm di diametro, abbina l’assenza di complicanze legate agli effetti fisici della corrente, portando i piccoli pazienti alla guarigione e risparmiando loro interventi chirurgici demolitivi e successivi problemi funzionali e di tipo estetico. I ricercatori del Bambino Gesù stanno già lavorando su questa tecnica all’avanguardia per svilupparla ulteriormente e renderla sempre più a misura di bambino, nell’ottica dell’eccellenza delle cure nel rispetto dei più piccoli e dell’esigenza primaria di sottoporli agli interventi diagnostico-terapeutici meno invasivi e dolorosi. «Anche in età pediatrica – evidenzia Piergiorgio Falappa, responsabile della radiologia vascolare ed interventistica del Bambino Gesù – la radiologia interventistica con le sue varie applicazioni sta dimostrando fattibilità ed efficacia terapeutica di metodiche già sperimentate nell’adulto e usate per la terapie di lesioni e forme tumorali caratteristiche di questo primo periodo della vita»

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