Concluse le celebrazioni del 147° anniversario della presa di Roma

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    Oggi si sono concluse le celebrazioni del 147° anniversario della presa di Roma da parte dei bersaglieri con la  Breccia di Porta Pia

    La storia dei bersaglieri affonda le sue origini nel  Regno di Sardegna infatti la 1^ Compagnia Bersaglieri fu costituita a Torino nel 1836 ad opera dell’allora capitano del Reggimento Guardie (oggi Granatieri) Alessandro Ferrero de La Marmora (Torino,27 marzo 1799 – Crimea,7 giugno 1855). Precursore di una moderna fanteria d’assalto, La Marmora fu l’Autore di una audace riforma della tattica di combattimento – rivoluzionaria per quei tempi – improntata sulle capacità individuali e di iniziativa del combattente, in contrasto con i vecchi schemi di combattimento legati a rigide ed obsoleti strutture operanti sul campo ed a vecchi piani operativi, da come si legge dal sito ufficiale dei bersaglieri.

    Il corpo  dei bersaglieri ricevette il battesimo del fuoco l’8 aprile 1848 nella battaglia di Goito durante la prima guerra di indipendenza italiana.

    La missione del bersagliere era quella di svolgere servizio di esplorazione e compiti di carattere ardito ed essere in grado di operare con spiccata autonomia. Il personale combattente preposto doveva, quindi, comprendere uomini particolarmente addestrati al tiro e pronti ad agire, anche isolati, allo scopo di sorprendere, disturbare e sconvolgere lo schieramento nemico.

    Da non dimenticare la prima missione all’estero dei bersaglieri che fu nel 1854 nella guerra di Crimea, che fu inoltre la prima “missione all’estero” di truppe italiane dove morì lo stesso general La Marmora.

    Ma il nome del bersagliere resta soprattutto legato ad una data il XX settembre:  una data che si trova scritta molteplici volte nella toponomastica delle città italiane,  infatti il XX settembre 1870 che è il giorno della famosa “Breccia di Porta Pia”, grazie alla quale i bersaglieri riuscirono ad entrare a Roma rendendola capitale d’Italia.  Anche se in realtà la presa di Roma non comportò una grande battaglia, infatti i due schieramenti non contavano grandi numeri : per le truppe italiane 65000 uomini e per quelle pontificie appena 13624 uomini. Anche le perdite furono abbastanza contenute da ambo le parti:  gli italiani persero 32 uomini e lo Stato Pontificio 15 uomini, oltretutto anche il pontefice  Pio IX non volle che si  opponesse una cruenta resistenza.

    Resta comunque il fatto dell’importantissima svolta epocale che rivede riunita l’Italia con Roma come capitale e il ridimensionamento drastico dello Stato Pontificio alla sola città del Vaticano.

    Per il 147 ° anniversario della Breccia di Porta Pia e la presa di Roma sono state indette giornate culturali e celebrative organizzate dalla ’Associazione Nazionale Bersaglieri sezione Roma Capitale (ANB), alla quale aderiscono, oltre i militari in servizio ed in congedo, moltissimi cittadini e cittadine simpatizzanti di ogni età, che, in collaborazione con il Museo Storico dei Bersaglieri e col sostegno dell’Esercito e del MIBACT“, organizza da alcuni anni le celebrazioni commemorative.

    Sabato 23 settembre i bersaglieri si sono recati, dopo aver fatto l’alza bandiera a Porta Pia, recandosi da Porta Pia fino al Gianicolo; per poi recarsi a Villa Borghese dove hanno deposto una corona di fiori avanti al monumento di Enrico Toti , la giornata si conclude, dopo avere reso gli onori al busto di La Marmora al Gianicolo, ai caduti per la Repubblica Romana sul Gianicolo ove hanno fatto seguito concerti e fanfare.

    Il 24 settembre i bersaglieri alle ore 8.30 si sono radunati avanti al Colosseo e reso gli onori al Gonfalone di Roma e al Medagliere Nazionale e iniziando la sfilata per via dei Fori Imperiali deponendo infine una corona di fiori d’innanzi alla tomba del milite ignoto, sull’Altare della Patria.

    Le celebrazioni si sono concluse, dopo le tradizionali fanfare a via dei Fori Imperiali, con l’ammaina bandiera alla Michelangiolesca Porta Pia al cui interno si trova il museo storico dei Bersaglieri.

    Emiliano Salvatore

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