Covid – Vaccino? Quello cinese già si può comprare nei negozi di “massaggi” – 

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    Covid – Vaccino? Quello cinese già si può comprare nei negozi di “massaggi” –

    Da tempo circolava la notizia della strana immunità della comunità cinese al contagio del Coronavirus nel nostro paese. Un fenomeno, verificato ed ancora verificabile in tutta Italia, ma in particolare rilevato, soprattutto, nella regione Campania.

    Finalmente, da pochi giorni,  sull’argomento è stato possibile chiarire il mistero che, così tanto, agitava la comunità scientifica alla ricerca di una ragionevole spiegazione.

    I cinesi ed il loro governo che, al contrario dei nostri connazionali, fessi non sono, avendo rilevato un calo mondiale della loro prolifica, positiva economia, proveniente anche dalle risorse estere, sono corsi con immediatezza ai rimedi.

    Senza proclami e tristi “strombazzamenti” all’italiana, si sono premurati di fornire, già da diverso tempo, alle loro comunità operative all’estero, in modo veloce ed organizzato, il loro vaccino anti Covid, già pronto e testato, purtroppo solo da loro.

    Ma una volta avviata la vaccinazione di massa, i furbastri businessmen cinesi si sono chiesti perché non ammortizzare i costi di tali invii vendendo, silenziosamente e privatamente, all’interno dei diversi paesi, il loro vaccino ai privati ancora non immunizzati le dosi inviate in surplus?

    Detto fatto. Come prova provata, per di più ancora tangibile, basta recarsi in un negozio di massaggi cinese o in una casa “aperta” cinese, con giovani prostitute all’opera, per sentirsi offrire oltre alla prevista copula, una dose del loro vaccino anti Covid, alla modica somma di 50 euro. Se in aggiunta si richiede l’operatore che provveda all’iniezione, il costo sale di altri 20 euro.

    Ora a parte l’igienicità dell’operazione, eseguita da persone non qualificate e non sanitari, e la relativa insicura salubrità dell’antidoto vaccinale, che non è omologato dall’Aifa, e quindi non sicuro, vien da chiedersi cosa accadrà, se esploderà la terza ondata dell’epidemia, quando i nostri connazionali, ancora non vaccinati dalla sanità nostrana ed impauriti per l’imperversare del morbo, dovranno mettersi a caccia di una dose di vaccino che li immunizzi e li cauteli dalla malattia?

    Il business cinese è pronto e servito in tavola, persino a cifre modiche e con annesso piacere carnale di consolazione con opportuno sovrapprezzo.

    Siamo certi che ne vedremo delle belle!

    Inutile, chiedere al riguardo, alle nostra autorità competenti, provvedimenti cautelativi per i nostri giovani ed anziani frequentatori irresponsabili.

    Tanto qui in Italia non funziona mai niente.

    Pier Francesco Corso

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