Crisi; Banco Farmaceutico. “Romani campioni di solidarietà: recuperati oltre 25 mila medicinali per i poveri”

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    Dal 2013 ad oggi grazie all’iniziativa pilota lanciata dalla Fondazione Banco Farmaceutico a Roma è stato possibile reperire 23 mila confezioni di medicinali non scaduti, che erano conservati nelle case dei cittadini romani. In circa un anno di sperimentazione sono stati raccolti farmaci per 300 mila euro coinvolgendo solo 43 farmacie sulle 800 presenti nella Capitale. Facendo una proiezione sulla possibilità di estendere il progetto a tutte le farmacie romane si potrebbero raccogliere 428 mila farmaci per un valore di 5,5 milioni di euro.

    Sono questi i dati diffusi dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus sulla città di Roma.

    Il progetto del recupero dei farmaci validi è partito anche nelle città di Milano, Torino e Varese da qualche mese dopo quello pilota avviato nella Capitale grazie all’accordo Banco Farmaceutico, Roma Capitale, Farmacap e AMA che ha permesso ai cittadini di portare nelle 43 farmacie comunali i medicinali non più utilizzati. Una nuova iniziativa che si aggiunge alla Giornata nazionale di Raccolta e alle donazioni da parte delle aziende farmaceutiche.

    Ad esempio a Roma il fabbisogno di farmaci solo nei primi mesi del 2014, è di 100 mila confezioni di medicinali da destinare alle famiglie e agli anziani in difficoltà economica che non riescono più ad acquistare i farmaci nemmeno quelli con prescrizione medica e che chiedono aiuti ai 13 enti assistenziali che sono convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico tra i quali la comunità di Sant’Egidio, il Centro Astalli, il comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, l’Isola dell’Amore Fraterno, Medici Per I Diritti Umani e Medicina Solidale.

    Con la Giornata Nazionale di raccolta sono stati recuperati 13.500 farmaci, mentre in totale sono state raccolte 36.500 confezioni di medicinali, su un fabbisogno di 100 mila (il 36% della richiesta). Se si considera il progetto dei farmaci non scaduti a pieno regime potrà dare una piena risposta al fabbisogno di medicinali nella Capitale. Questo modello può essere esportato in tutte le città italiane attraverso il recupero/riciclo di medicinali ancora validi che altrimenti andrebbero in discarica incidendo anche sul costo dello smaltimento dei rifiuti speciali. Dai dati raccolti, infatti, emerge che in un anno 1 abitante produce in media 1,066 kg di farmaci da smaltire. Poiché il costo di smaltimento è di 1,5 €/Kg, significa che 57.000.000 di italiani producono 60.800.000 kg di rifiuti speciali che si smaltiscono con un costo di 91.200.000€, che, con il recupero dei farmaci non scaduti, potrebbero essere risparmiati.

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