Disabili, Intino (CSoP): Si torni ad investire in strutture e attività a sostegno dei diversamente abili

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    “Considero l’attività censoria che si sta avviando a conclusione un’occasione perduta, a livello informativo, per disabili e le loro famiglie. Il censimento, infatti, doveva essere lo strumento più immediato per conoscere numero e classificazione – precisa e articolata – del grado di handicap delle persone, dei loro bisogni e delle loro necessità. Uno strumento fondamentale attraverso il quale le istituzioni locali avrebbero potuto avere un quadro dettagliato sul tema della disabilità per poi intraprendere politiche sociali in materia”.

    Lo rivelo Italo Intino, Presidente del Centro Studi organizzativi del Prenestino.

     

    “Quotidianamente mi confronto con famigliari di persone disabili i quali lamentano un senso di abbandono da parte delle istituzioni. E’ un appello il mio che rivolgo a Regione, Provincia e Comune di Roma affinché si torni ad investire concretamente in strutture quali case-famiglia e Residenze Sanitarie Assistenziali nonché in attività volte al reinserimento del diversamente abile nella nostra società. Bisogna favorire – spiega Intino – un ambiente di vita adeguata per i disabili, sia in caso di assenza della famiglia che di impossibilità anche transitoria. E soprattutto veicolare il messaggio che la disabilità non deve essere considerato un problema sociale bensì una risorsa per e della società.”

     

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