Elezioni, Confimprenditori: “Juncker maldestro, ma rischi reali”

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    “Il presidente della commissione europea Juncker non è nuovo a uscite maldestre e fastidiose, non solo dal punto di vista del galateo politico ma anche per mercati e investitori. Tuttavia non bisogna nascondersi dietro un dito: il rischio dell’ingovernabilità sollevato da Juncker esiste, così come quello di un conseguente scenario di speculazione nella nostra area e di una perdita di fiducia da parte dei mercati sulla nostra capacità di debitori” così in una nota Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori.

    “Quasi nessuno lo ricorda ma la fine del qe – malgrado le assicurazioni di un prolungamento dell’applicazione di strumenti di tutela – porterà condizioni nuove meno vantaggiose per l’Italia. Non solo: a metà del prossimo marzo – quando non si sa se avremo in Italia un governo – la Bce e la commissione europea riscriveranno le regole bancarie.

    Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori

    Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori

    Tra queste ci sono i maggiori oneri di garanzia richiesti agli istituti bancari sui prestiti, con l’obbligo di aumento del proprio capitale pari al credito concesso. Questo significa una decisa stretta sul credito e conseguentemente un’ulteriore difficoltà per le imprese già strangolate da fisco e burocrazia di ottenerlo.

    Più che fare polemiche con Juncker dunque o brindare a qualche decimale di Pil in più dunque, chi intende seriamente governare questo paese lasci perdere bonus, incentivi e spacconate sulle cose fatte e si concentri su un piano ampio di investimenti e defiscalizzazione per le imprese. Altrimenti saranno dolori” conclude la nota.

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