Escursioni romane La villa di Livia Drusilla

Più informazioni su

    Nel 1863 nella zona di Prima Porta furono trovati i resti della bellissima dimora extraurbana di Livia Drusilla, una delle figure femminili più incisive ed interessanti della storia romana. Donna potente e politicamente spregiudicata, sposò Ottaviano Augusto nel 38 a.C. e governò Roma con lui per 42 anni. La leggenda, narrata da diverse fonti antiche tra cui Plinio nella sua “Naturalis historia”, racconta che “a Livia Drusilla … un’aquila lasciò cadere dall’alto in grembo … una gallina di straordinario candore che teneva nel becco un ramo di alloro con le sue bacche. Gli aruspici ingiunsero di allevare il volatile e la sua prole, di piantare il ramo e custodirlo religiosamente. Questo fu fatto nella villa dei Cesari che domina il fiume Tevere presso il IX miglio della Via Flaminia, che perciò è chiamata alle Galline; e ne nacque prodigiosamente un boschetto.”

    Fin dall’antichità dunque il luogo fu considerato sacro, magico, e fu chiamato “ad gallinas albas”. La villa, che venne utilizzata anche nelle epoche successive, ad esempio durante la dinastia Flavia o all’epoca dei Severi, è una tipica abitazione extra urbana, pensata come luogo di “otium”, che per i latini voleva dire dedicarsi ad attività produttive materiali e culturali, per riposare la mente ed allontanarsi dalle preoccupazioni degli affari e dalla frenetica vita pubblica.

    I resti ci mostrano ambienti di rappresentanza e destinati agli ospiti intorno al peristilio. Inoltre la villa aveva una stanza seminterrata, probabilmente usata come triclinio per pranzare al fresco durante la calura estiva, le cui pareti erano affrescate con bellissime rappresentazioni di giardini ricchi di vegetazioni ed animali. Nel 1951 tali pitture furono staccate per essere conservate al meglio e si trovano oggi al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme. Databili tra il 40 e il 20 a.C. , sono le più antiche pitture romane di giardino.

    Tutti gli ambienti avevano pareti affrescate le cui tracce sono ancora visibili, e pavimenti a mosaico anch’essi in parte sopravvissuti. Si possono vedere le camere da letto di Livia ed Augusto, i “cubicula” (i Romani dormivano in ambienti molto piccoli),e un piccolo giardino interno chiamato, appunto, giardino di Livia, dove sappiamo che l’imperatrice coltivava piante medicinali. Il panorama che si scorge dalla villa è ancora bellissimo. Visitare questo luogo di grande suggestione, peraltro dopo aver appena visto la serie “Domina” su SKY dedicato appunto a Livia Drusilla, equivale a un tuffo nella storia e a rendere concreti, veri, personaggi di cui si legge nei libri di storia: sono vissuti e sono stati qui.

     

    Più informazioni su