I rischi della bellezza:importanza della sicurezza e rischi dei trattamenti

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    Per l’88% delle intervistate sicurezza e professionalità sono i criteri principali che guidano la scelta di un centro estetico

    Intervista a Cristina Manzo su chirurgia e trattamenti estetici e sulle caratteristiche che deve avere un buon centro estetico

    In questi giorni i Carabinieri del Nas di Treviso hanno denunciato sette centri estetici per mancato rispetto delle norme a tutela della salute del paziente o perché gli operatori non erano abilitati ad eseguire i trattamenti. Recenti sono anche i provvedimenti emanati dal governo francese e da quello italiano che mettono al bando alcuni degli interventi di chirurgia estetica per l’eliminazione delle cellule adipose.

    Ogni anno con l’arrivo della bella stagione aumenta il numero delle richieste di interventi o trattamenti estetici per migliorare il proprio aspetto, ma l’estate 2011 sembra essere all’insegna della sicurezza prima di tutto.

    Da un recente sondaggio, è emerso come le clienti dei centri estetici stiano maturando una maggiore consapevolezza dei rischi nei quali possono incorrere se finiscono tra le mani di personale non qualificato. Per l’88% delle intervistate, la percezione di sicurezza, professionalità e pulizia sono requisiti indispensabili per la scelta della struttura, ancor prima della vicinanza alla propria abitazione o della facilità di raggiungerla.

    Per comprendere i reali rischi della chirurgia estetica e confrontarla con le potenzialità dei trattamenti estetici non invasivi è stata intervistata Cristina Manzo, fondatrice di In Shape Center (www.inshapecenter.it), noto centro estetico della Capitale.

    “Nella chirurgia estetica, invece, avvengono delle forzature che, in alcuni casi, il fisico rifiuta” ha dichiarato la dottoressa Manzo, un intervento che il corpo umano percepisce come esterno e, talvolta, avverso. Questo non accade, invece con i trattamenti estetici: “Bisogna specificare che i trattamenti non invasivi mirano a stimolare i processi naturali del corpo e, dunque, non vanno in contrasto con l’equilibrio biologico dello stesso. I trattamenti estetici non possono entrare nella sfera dell’assuefazione proprio perchè le stimolazioni che vengono sollecitate sono sempre riconosciute dal nostro corpo e, di conseguenza, dai nostri organi” ha aggiunto la dottoressa.

    Il Governo Francese ha messo al bando alcune delle cosiddette cure soft basate sulla ‘lipolisi adipocitaria’, ovvero la distruzione delle cellule grasse, ritenuta dannosa per la salute. In merito alla questione, la dottoressa Manzo ha commentato “La Francia ha messo al bando quei trattamenti che provocano lo sfaldamento o la liquefazione delle cellule adipose, perché i detriti e quello che rimane delle cellule lesionate deve essere smaltito dal corpo umano, con il rischio di affaticamento degli organi emuntori (reni e fegato). Con i trattamenti estetici non s’incorre in questi rischi, neanche con i sistemi più complessi, come l’Endermologie (LPG®). Infatti i trattamenti LPG stimolano e smuovono le cellule adipose localizzate senza romperle, questo, oltre ad incrementare la circolazione, restituisce al cervello dei forti stimoli affinché le cellule vengano smaltite naturalmente senza sovraccarichi per l’organismo”.

    I centri estetici offrono oggi un’ampia gamma di trattamenti non invasivi che consentono di ottenere risultati apprezzabili e duraturi, paragonabili a quelli ottenuti con tecniche più invasive, come quelle chirurgiche. Ma la dottoressa Manzo mette in guardia: “Anche i trattamenti estetici non sono un gioco, non dovrebbero essere affrontati con superficialità e bisognerebbe sempre verificare la professionalità del centro estetico. Un’anamnesi generale e un quadro completo del fisico consente di ottenere più facilmente gli obiettivi prefissati. La tecnologia aiuta molto ma non sono solo le macchine di ultima tecnologia che permettono di ottenere i risultati, a monte di tutto c’è la capacità umana e la professionalità di chi esegue i trattamenti”.

    Numerosi sono, secondo la dottoressa, i campanelli d’allarme che dovrebbero farci fuggire da un centro “Anche il semplice approccio che l’estetista ha con il cliente o la scarsa programmazione del percorso estetico può essere un segnale di una mancata professionalità”. Inoltre gli scarsi risultati possono essere di aiuto per capire se si è incappati in mani inesperte, effetti collaterali come dolori, gonfiori, arrossamenti della pelle, bruciori della pelle ed ecchimosi: i trattamenti non invasivi se eseguiti correttamente non provocano effetti collaterali.

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