Il cervello delle persone obese invecchia prima

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    Arterie ostruite, cuore affaticato, ossa e articolazioni in tensione. Ma anche cervello a rischio di invecchiamento precoce. Le persone obese devono fare i conti con una serie di danni provocati dai chili in eccesso, l’ultimo dei quali è stato messo in evidenza da una ricerca dell’Università di Los Angeles (Usa): essere ‘oversize’ fa guadagnare alla propria materia grigia, la parte ‘pensante’ del cervello, fino a 16 anni in più rispetto alle persone con un peso nella norma. Gli studiosi, scansionando il cervello di circa 100 persone con più di 70 anni d’età, hanno calcolato che quello dei pazienti in sovrappeso od obesi è più piccolo del 4-8% rispetto ai normopeso. Il motivo è che il sangue raggiunge con più difficoltà il capo e quindi l’ossigeno è più carente, cosa che fa morire un buon numero di neuroni. E questo ha un effetto di invecchiamento precoce sulla mente. «Basiamo i nostri calcoli – spiega Paul Thompson, che ha guidato l’indagine – sul fatto che, in media, una persona perde lo 0,5% di materia grigia l’anno. Le persone in sovrappeso perdono il 4% in più del loro cervello rispetto ai normopeso e si può dire che la loro mente abbia circa 8 anni in più. Gli obesi, da parte loro, hanno perso l’8% del loro cervello, cosa che si traduce in 16 anni in più. Certo, è qualcosa che certo non li ucciderà, ma si arriverà a un punto in cui la differenza si vedrà». Uno studio della Kent State University (Usa), esaminando un gruppo di 150 pazienti in procinto di sottoporsi a bypass gastrico, ha però confermato che perdere peso fa ‘riguadagnarè alla mente la lucidità e la prontezza di quando si era più in forma.

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