Il solstizio d’inverno 21 dicembre 2017

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    Il solstizio di inverno coincide con la data del 21 dicembre che corrisponde alla giornata più corta dell’anno.

    Il termine solstizio deriva dal latino Solstitium  da sol, sole, e sistere, stare fermo, il che indica una “sosta” del Sole, una apparente “sospensione ” del cammino che la nostra stella sembra compiere nella volta celeste.

    Infatti il solstizio d’ inverno vede, in un certo qual modo, il trionfo delle tenebre sulla luce: il sole, dopo il solstizio d’estate, in modo impercettibile inizia ad accorciare le giornate, appare sempre di meno fino a giungere alla giornata del 21 dicembre dove sembra quasi sparire. Per questa ragione nelle epoche antiche il mese di dicembre era ricco di significati. Si pensi ai miti iraniani  che vedono la triade Ahaura Mazda, il dio creatore, Anahita, la grande dea madre,  a cui e legato il ciclo della crescita delle piante e Mitra, il dio che distrugge dando inizio ad un nuovo ciclo,  il culto del mitraismo legato al ciclo solare e degli equinozi. Il mito racconta che il dio Mitra affrontò il dio sole e lo sconfisse, allora il dio del sole fa dono a Mitra della corona solare, dopo una altra avventura Mitra cattura un toro grazie all’aiuto del dio del sole che li manda un cane da caccia, poi un corvo, che era un messaggero del dio sole,  suggerisce al dio Mitra di uccidere il toro con una coltellata alla gola :  Allora, dal sangue del toro, nascono tutte le piante benefiche per l’uomo e in particolare dal midollo nasce il grano e dal sangue la vite. Ma Ahriman, che nel culto mitraico rappresenterebbe il dio del Male, invia un serpente e uno scorpione per contrastare questa profusione di vita. Lo scorpione cerca di ferire i testicoli del toro mentre, il serpente ne beve il sangue, ma invano. Alla fine il Toro ascende alla Luna dando così origine a tutte le specie animali. Così, Mitra e il Sole suggellano la vittoria con un pasto che rimarrà nel culto sotto il nome di agape ( banchetto di comunione benevolo). In seguito i romani accolsero il  culto del Mitraismo: questa religione  molto avrà in comune con il Natale dei cristiani e con il cristianesimo stesso per quanto concerne alcuni rituali.

    La tradizione degli antichi romani voleva che si festeggiassero i Saturnalia, feste dedicate al dio dell’agricoltura Saturno, e si festeggiavano  a cavallo del solstizio d’inverno tra il 17 ed il 24 dicembre, da come tramanda Ovidio nei Fasti,  invece apprendiamo da Marziale che i romani nel periodo del solstizio d’inverno si facevano regali come un buon augurio per l’anno nuovo, si celebrava la vittoria della luce sulle tenebre.  Altre popolazioni, come  gli Inca,  adoravano il sole come padrone della Terra nella capitale inca, Cuzco, costruivano torri per stabilire i giorni degli equinozi e dei solstizi. Mentre i Maya vedevano nel sole il supremo regolatore della vita umana. Gli egizi avevano nel sole la loro divinità principale che spesso veniva designato con tre nominativi: Horus, all’alba; Ra, a mezzogiorno: al massimo della sua potenza ed Atum al tramonto.

    La ragione di tutte queste credenze e mitologie antiche risiede nel semplice fatto scientifico che il sole nei giorni intorno al solstizio d’inverno sembra smettere di calare rispetto all’equatore celeste e “fermarsi” in cielo per poi invertire il suo cammino e iniziare il moto di avvicinamento all’equatore celeste che porterà le giornate ad allungarsi, avvicinandosi sempre più al periodo estivo.

    Quindi, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia ossia il 13 dicembre, il giorno più corto dell’anno: in realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l’orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il giorno più breve dell’anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell’inverno, cadendo il 21 dicembre.
    Il giorno del 21 dicembre infatti il Sole tramonta un po’ più tardi, circa 2 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.31): in definitiva, il Sole resta sopra l’orizzonte circa 4 minuti in meno rispetto al giorno 13.  Quindi, in effetti, il giorno più corto dell’anno è di norma il 21 dicembre.  ( Dati:  https://www.uai.it/)

    Emiliano Salvatore

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