Intervista a Ines di Franco, Founder di Ventuno Italy, un’esperienza immersiva nel territorio enogastronomico italiano

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Intervista a Ines di Franco, Founder di Ventuno Italy, un’esperienza immersiva nel territorio enogastronomico italiano.

L’Italia, da sempre un esempio di innovazione ed eccellenza in ambito gastronomico, è unica nella qualità e nella ricchezza delle sue materie prime, nella molteplicità delle tradizioni culinarie ed unica nella sua creatività. Possiede un patrimonio prezioso, fatto di una miriade di storie uniche e speciali disperse sul nostro territorio, storie di profumi, sapori, segreti che trasformano ogni piatto e ogni abbinamento in un’esperienza multisensoriale irripetibile. Tali temi sono racchiusi nell’essenza di Ventuno Italy, innovativa startup italiana che combina la tecnologia VR con prodotti enogastronomici regionali italiani di altissima qualità in modo da far vivere un’esperienza non solo di degustazione ma anche raccontando quei segreti e tradizioni legate ad ogni tipico prodotto regionale. Si evidenziano i principali temi legati a queste importanti tematiche nell’ intervista in esclusiva realizzata da Gabriele Ferrieri (Editorialista e Presidente dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori).

Nei giorni scorsi ha avuto luogo un importante incontro digitale tra Ines di Franco, founder di Ventuno ed il Dott. Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI.  Incontro nato per confrontarsi con la realtà del food & beverage made in Italy, rivolto principalmente verso mercati lontani, e per scoprire l’innovativa startup che coinvolge il consumatore con le proprie scatole “esperenziali”.

Personaggio di grandissimo carattere ed intraprendenza, la Dott.ssa Ines di Franco, founder di Ventuno, offre un importante punto di vista su una realtà interessante con l’obiettivo di rendere disponibile il meglio delle eccellenze enogastronomiche regionali, selezionandole con cura e passione riuscendo al contempo a raccontarne dettagli e curiosità in un modo del tutto nuovo e fortemente coinvolgente.

 

Raccontaci di cosa si occupa Ventuno Italy e quali sono le vostre principali attività.

Sono Ines Di Franco founder e CEO di Ventuno, una startup innovativa nata qualche anno fa con l’obiettivo di realizzare scatole “esperenziali”. Ad ogni regione italiana è possibile abbinare 3 scatole che facessero vivere un’esperienza enogastronomica a casa propria legata ai 3 momenti emblematici del mondo culinario italiano: l’aperitivo, il pranzo e la cena con dolce.

Nel 2019 c’è stata poi una svolta decisiva nel modello di business, in quanto grazie all’incontro con una società di sviluppo contenuti in realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) è stato possibile applicare queste tecnologie maggiormente immersive all’enogastronomia rendendola un’esperienza coinvolgente a 360°.

Con l’arrivo nel 2019 di questi due investitori cinesi è stato possibile aumentare il capitale ed investire tali risorse sullo sviluppo del nuovo prodotto combinato all’utilizzo di questi contenuti innovativi. Sono stati realizzati dei video immersivi dedicati ad ogni regione e messi a disposizione del consumatore finale grazie ad un visore all’interno della medesima scatola. Ciò fa sì che l’esperienza legata alla regione scelta non si limita al piano enogastronomico ma coinvolge anche il mondo artistico culturale e territoriale, offrendo inoltre panoramiche sui produttori ed artigiani locali permettendo di vivere i processi di realizzazione del prodotto in tutte le sue fasi.

In questo modo è stato possibile creare una scatola non solo adibita al mondo del food & beverage ma un prodotto cross border capace di collegare il mondo del turismo anche in un momento così particolare, riuscendo ad incrementare lo sviluppo di questo progetto nei mercati esteri internazionali, in particolare in quello asiatico.

Noi in Italia siamo molto bravi a far conoscere le nostre eccellenze enogastronomiche ma spesso i piccoli produttori hanno difficoltà nel raggiungere i mercati lontani, lavorando congiuntamente è più facile far conoscere ed apprezzare tali prodotti a consumatori interessati alla natura del prodotto tipico italiano.

 

 

In qualità di Presidente ANGI voglio congratularmi per la vostra iniziativa ed attività che oltre ad essere interessante ed innovativa rientra esattamente tra le startup individuate dalla nostra associazione che riescono a portare avanti la tradizione e la realtà italiana al di fuori del territorio nostrano in modo eccellente. Come è nata l’idea di rendere questo percorso enogastronomico così coinvolgente?

All’inizio le tecnologie immersive non erano state prese in considerazione poiché lontane dalla mia realtà di appassionata di prodotti enogastronomici di alta qualità. L’illuminazione è stata nel 2019 grazie all’incontro con una società che ha realizzato alcuni progetti per Focus Panorami d’Italia e abbiamo trovato molti punti in comune tra la nostra attività di Ventuno ed il loro lavoro di esperienza immersiva nella conoscenza delle regioni italiane. Grazie a questa collaborazione tecnologica è nato un prodotto unico e particolare ed è stato proprio questo quid in più, fattore che altri progetti nel medesimo settore food & beverage non presentano, a rendere maggiormente appetibile la nostra scatola esperienziale al mercato estero. In più questa tecnologia coinvolgente ci sta permettendo di esplorare anche il mondo del turismo regionale, in quanto attualmente gli stranieri sono impossibilitati nel recarsi nel bel Paese e quindi siamo noi che portiamo le nostre prelibatezze accompagnate da una buona dose di conoscenza del territorio.

Hai parlato della vostra iniziativa maggiormente improntata verso i mercati esteri e del concetto di internazionalizzazione, tale tematica è il nocciolo del vostro programma. Ma perché perseguire la vostra attività in particolare all’estero verso questi mercati lontani?

Ventuno è nata fin da subito con l’obiettivo di muoversi verso i mercati internazionali, abbiamo capito che era un prodotto che non poteva avere un grandissimo successo in Italia poiché il mercato italiano è molto ristretto, legato alle ricorrenze e a determinati programmi e progetti. All’estero invece il nostro prodotto ha un mercato sicuramente più continuativo ed in particolare quelli asiatici, seppur lontani e difficili da raggiungere, si sono mostrati interessati ed inoltre fortemente in crescita verso il settore del lusso, traslato poi al concetto di eccellenza del food & wine. Questa propensione verso il mondo asiatico ha richiesto molto tempo e tanti approfondimenti intrapresi anche grazie a due investitori cinesi, i quali hanno dato il loro supporto nell’analisi dell’approccio verso il consumatore asiatico, molto diverso rispetto ad uno occidentale.

Allo stesso tempo c’è stato un gran lavoro sulla ricerca di contatti tra aziende ed istituzioni che avessero come focus i medesimi nostri obiettivi per capirne la fattibilità. Poi il 2019 è stato l’anno della svolta, tramite un lavoro straordinario direttamente sul brand e la value proposition è stato possibile modificare il prodotto rendendolo diverso da come era stato immaginato anni prima, riuscendo a innovarlo tramite la creazione di contenuti multimediali coinvolgenti e fortemente immersivi.

L’analisi svolta precedentemente sui mercati asiatici e l’esperienza con l’Agenzia ICE, rientrando tra le startup rivolte verso questi tipi di mercati si sono dimostrate grazie ad un percorso lineare e naturale delle scelte vincenti.

Dato che fin da subito il vostro percorso è iniziato con la propensione verso l’estero e siete stati selezionati dal Global Startup Program 2020, qual è il prossimo passo in questa interessante iniziativa internazionale?

Si esattamente, siamo stati selezionati per il progetto del Global Startup Program 2020 e saremmo dovuti partire a fine febbraio per svolgere i due mesi e mezzo a Pechino ma proprio ieri abbiamo ricevuto una comunicazione del vice direttore ICE di Pechino, nella quale rinvia la partenza a settembre 2021, causa possibilità di nuovi focolai pandemici in Cina.

Tutto il team non è stato in Cina ma io personalmente ho svolto diverse esperienze, tra cui un progetto del governo italiano nel quale siamo stati scelti tra 15 startup per andare a Shenzhen, Pechino e Shanghai per incontrare fondi di investimento e presentare il nostro progetto. Nel viaggio programmato con il Global Startup Program previsto a settembre, incontreremo fisicamente i partner con i quali abbiamo già precedentemente avviato delle collaborazioni.

Continuiamo a parlare delle esperienze all’estero, quanto conta viaggiare per una startup come la vostra e quali sono gli obiettivi futuri a cui state lavorando?

Sicuramente le esperienze sul luogo sono molto differenti da fare semplici analisi e report da casa propria, toccare con mano la cultura e la realtà estera che si vuole conoscere è fondamentale. Ciò permette di incontrare anche più persone possibili per creare relazioni e collaborazioni lavorative nel mercato, riuscendo inoltre a capire se il prodotto è finito o ha bisogno di ulteriori modifiche.

Quest’anno abbiamo avuto la possibilità di partecipare al programma Promos Milano con un progetto sulla Russia e sulla Cina completamente gratuito. In questa occasione abbiamo conosciuto diversi partner import-export e società del mondo digitale cinese, ed è stato possibile rafforzare i canali di vendita online. I prossimi passi sono quello di essere presenti sul marketplace in Giappone ed a Singapore così da aumentare il bacino di Ventuno e nel 2021 abbiamo anche in previsione di girare un docu film di 4 puntate dove raccontando la storia di Ventuno in stile fiction si metteranno in evidenza le eccellenze del made in Italy. Questa miniserie oltre ad essere un gran lavoro cinematografico sarà supportata dalle tecnologie immersive di AR e VR e tale caratteristica è del tutto innovativa in questo campo.

Riuscire a mettere in evidenza i punti di forza dell’Italia, in particolare in un momento di difficoltà come questo ritengo sia fondamentale perché l’Italia è un paese tanto apprezzato all’estero ma che alcune volte non si riesce a valorizzare al meglio.

 

Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI commenta così l’intervista: “Una importante iniziativa per far conoscere e dare lustro alle eccellenze regionali italiane all’estero, dando voce a quei piccoli produttori locali raccontando le loro tradizioni e segreti legati ai differenti territori regionali, ricchi di storia e di cultura. Ringrazio la Dott.ssa Ines di Franco per aver accettato di raccontarci la storia di successo che Ventuno Italy, startup italiana in rappresentanza del food & beverage e dell’innovazione digitale sta portando avanti con numerose iniziative. Progetto interessante che siamo infintamente lieti di trasmettere a tutti i giovani innovatori, con l’augurio e l’auspicio di poter discutere nuovamente e di assaporare a 360° una delle vostre prelibatezze culinarie e culturali”.

 

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