La Fondazione Marco Simoncelli è la 10° Onlus italiana

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    I genitori Paolo e Rossella “Il nostro Marco una leggenda”

    Fondazione Marco Simoncelli

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    La Fondazione Marco Simoncelli, a poco più di due anni dalla sua costituzione ufficiale (5 dicembre 2011), è la decima Onlus italiana.

    In questi due anni tante le iniziative e gli eventi organizzati in sostegno dei progetti umanitari avviati e sostenuti dai genitori e da Kate Fretti in ricordo del Sic che, anche da lontano, sembra non mollare e continuare ad affrontare grandi sfide, attraverso i suoi cari, per raggiungere nuovi traguardi (240 mila euro l’impegno messo ad oggi in campo a fini benefici). Significativo anche il contributo di amici e fans che attraverso il tesseramento e la donazione del 5 x 1000 in sede di dichiarazione dei redditi hanno contribuito e continuano ad aiutare la crescita della Onlus (C.F. 03980340404), partecipando attivamente ai progetti di solidarietà in Italia e nel mondo della Fondazione. 

    Tutto dedicato a lui anche questo fine settimana in arrivo che si preannuncia ricco di emozioni a partire dall’inaugurazione a Misano della rotatoria intitolata al pilota arricchita al centro da una scultura di quattro metri ad opera di Fernando Caciorgna, singolare citazione artistica del libro “Diobò che bello” scritto a quattro mani da Marco e Paolo Beltramo.

    Parteciperà anche la famiglia alla cerimonia di inaugurazione di domattina – alle 10.58 – di quella che si accinge a diventare a tutti gli effetti la porta simbolica di accesso al circuito internazionale che porta il suo nome a cui, da oggi in avanti, si accederà da Via Marco Simoncelli, opera viaria realizzata in tempi record a fianco del Word Circuit romagnolo “Ringraziamo l’amministrazione di Misano, il circuito e Caciorgna” dichiara il padre Paolo “Quest’opera suggella ulteriormente il legame, da sempre forte e mai mutato, che Marco orgogliosamente aveva con la sua terra e lo colloca ufficialmente tra le leggende del motociclismo italiano e mondiale.  Domani – continua – sarà un’altra giornata all’insegna del casino e dei bei ricordi grazie anche ai fans e amici che, speriamo, anche questa volta si radunino in tanti, al nostro fianco, nel suo ricordo. Senza di loro sarebbe stato tutto ancora più difficile”.

    Il fine settimana proseguirà tutto sotto il segno del Sic con la nuova edizione del raduno ”Sic Day”, a Coriano, che vedrà per il terzo anno consecutivo i 58 Boys impegnati nell’organizzazione della due giorni ricca di musica e spettacolo e nella raccolta fondi a favore della Onlus.

    Attualmente, a favore della Fondazione Marco Simoncelli,  è inoltre attiva l’iniziativa avviata dai tassisti bolognesi di Cotabo: circa una ventina le auto che hanno scelto di indossare il numero 58 e di promuovere la Onlus dando visibilità alla sua attività attraverso le ricevute ogni giorno rilasciate dagli autisti della cooperativa agli utenti che utilizzano il servizio di trasporto.

    Parallelamente si stanno raccogliendo ulteriori fondi tramite il prodotto editoriale “Le Fiabe dei Motociclisti”, con la prefazione del Dottor Costa, che narra ai bambini la storia dei più grandi campioni delle due ruote scomparsi rendendoli protagonisti di racconti che li elegge a eroi mitologici, esempi di virtù e  messaggeri di valori morali . Nel volume – acquistabile on line (www.lefiabedeimotociclisti.com), ma anche a Coriano all’interno de La Galleria del Sic e a Milano presso la Libreria dell’Automobile – il Sic è descritto come il Dio Guerriero sceso in terra tra gli umani. Oltre alle sue gesta straordinarie il volume – racconta le imprese di altre quattro leggende della storia del motociclismo, a partire da Joe Dunlop, passando per Claudio Castiglioni, Renzo Pasolini, Jarno Saarinen e Vanni Oddera.

    Nel frattempo la Fondazione sta lavorando per portare a termine il suo prossimo obiettivo, la struttura nel corianese destinata ai disabili che la famiglia Simoncelli ha annunciato circa un anno fa: ubicata a S.Andrea in Besanigo (RN) e concessa in usufrutto dalla Curia per 99 anni, il centro intende diventare punto di raccolta e riferimento per i giovani portatori di handicap fisici e mentali di quella terra di Romagna che ha visto Marco nascere e crescere.

    Si partirà entro l’anno con la demolizione di quanto esistente per poi procedere con la costruzione di una struttura ex novo che fungerà da punto d’accoglienza diurno per soggetti svantaggiati che ogni giorno potranno usufruire di soluzioni e servizi dedicati d’altissimo standard, inclusi impianti sportivi e spazi ricreativi, nel nome e nel ricordo del Sic.

     

     

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