L’ascesa dei mammiferi iniziò già nell’era dei dinosauri

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    L’estinzione di massa dei dinosauri avvenuta circa 65 milioni anni fa è ritenuta in genere il punto di svolta nell’evoluzione dei mammiferi che, prima di quell’evento – e per i primi due terzi della loro storia evolutiva – sarebbero stati confinati a un ruolo secondario. Solo l’eliminazione della pressione selettiva costituita dai dinosauri su quei piccoli insettivori notturni avrebbe innescato la ricca diversificazione ecologica dei mammiferi.

    Ma il quadro sarebbe invece più complesso, almeno stando ai risultati di una ricerca condotta da paleontologi dell’Università di Washington, della Monash University e dell’Università di Helsinki che firmano un articolo pubblicato online su “Nature”: Gregory P. Wilson, Jukka Jernval e colleghi hanno infatti scoperto che almeno un gruppo di mammiferi, roditori noti come multituberculati, prosperò durante gli ultimi 20 milioni di anni del regno dei dinosauri, sopravvivendo poi alla loro estinzione per altri 66 milioni di anni.

    Circa 170 milioni di anni fa, le dimensioni di multituberculati erano simili a quelle di un topo. Dopo la comparsa delle angiosperme, che fecero la prima apparizione circa 140 milioni di anni fa, le dimensioni corporee dei piccoli mammiferi iniziarono ad aumentare, raggiungendo alla fine quelle di un castoro.

    In questo studio i ricercatori hanno hanno esaminato i denti di 41 specie di multituberculati conservati nelle collezioni di fossili di tutto il mondo, ricorrendo a laser e tomografia computerizzata per creare immagini 3D dei denti con una risoluzione molto elevata e registrare dettagli inferiori ai 30 micron (meno di un terzo del diametro di un capello umano). “Se si guarda alla complessità dei denti, si possono ottenere molte informazioni circa la dieta,” ha detto Wilson.

    La nuova analisi ha mostrato che, nel corso del tempo, in alcuni multituberculati questi denti erano diventati via via meno importanti, mentre quelli nella parte posteriore erano divenuti molto complessi, assumendo una conformazione ideale per la frantumazione di materiale vegetale: “I multituberculati sembrano aver sviluppato sempre più cuspidi sui denti posteriori, mentre i denti a lama, come quelli nella parte anteriore diventavano sempre meno importanti parallelamente allo sviluppo delle strutture per demolire il materiale vegetale.”

    Dopo l’estinzione dei dinosauri, i multituberculati continuarono a prosperare fino a quando altri mammiferi, per lo più primati, ungulati e roditori, riuscirono ad acquisire un vantaggio competitivo che a lungo andare portò all’estinzione dei multituberculati, circa 34 milioni di anni fa.

    I ricercatori hanno concluso che l’estinzione dei dinosauri non cambiò molto per le angiosperme, dato che i multituberculati che se ne alimentavano continuarono a prosperare. E con la sempre maggior diffusione dele piante da fiore e l’esplosione degli insetti impollinatori, le specie insettivore finirono comunque per trarre un maggiore vantaggio relativo.

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