L’Immacolata Concezione

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    Oggi è il giorno dell’Immacolata Concezione ed il papa come ogni anno ha celebrato il rito con l’Angelus a Piazza San Pietro, soffermandosi sul significato di alcuni termini, dicendo:

    “Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buona festa!

    Oggi contempliamo la bellezza di Maria Immacolata. Il Vangelo, che narra l’episodio dell’Annunciazione, ci aiuta a capire quello che festeggiamo, soprattutto attraverso il saluto dell’angelo. Egli si rivolge a Maria con una parola non facile da tradurre, che significa “colmata di grazia”, “creata dalla grazia”, «piena di grazia» (Lc 1,28). Prima di chiamarla Maria, la chiama piena di grazia, e così rivela il nome nuovo che Dio le ha dato e che le si addice più del nome datole dai suoi genitori. Anche noi la chiamiamo così, ad ogni Ave Maria.[…]

    “[…]Ogni volta che la riconosciamo piena di grazia, le facciamo il complimento più grande, lo stesso che le fece Dio. […]”

    Conclude Papa Francesco dicendo: “ […] In molti dipinti Maria è raffigurata seduta davanti all’angelo con un piccolo libro in mano. Questo libro è la Scrittura. Così Maria era solita ascoltare Dio e intrattenersi con Lui. La Parola di Dio era il suo segreto: vicina al suo cuore, prese poi carne nel suo grembo. Rimanendo con Dio, dialogando con Lui in ogni circostanza, Maria ha reso bella la sua vita. Non l’apparenza, non ciò che passa, ma il cuore puntato verso Dio fa bella la vita. Guardiamo oggi con gioia alla piena di grazia. Chiediamole di aiutarci a rimanere giovani, dicendo “no” al peccato, e a vivere una vita bella, dicendo “sì” a Dio.”

    Dopo l’Angelus Papa Francesco si è recato, dopo aver prima sostato nella basilica di Santa Maria Maggiore, alla base della colonna dedicata all’Immacolata Concezione sulla quale svetta la statua delle Vergine che è particolarmente venerata dai romani. Qui il Pontefice ha pregato la Madonna : “Madre Immacolata, per la quinta volta vengo ai tuoi piedi come Vescovo di Roma, a renderti omaggio a nome di tutti gli abitanti di questa città”. Dopo questo inizio il papa prosegue la sua preghiera di ringraziamento per accompagnare il cammino dei suoi fedeli.  Poi, dopo aver reso grazie all’Immacolata, prosegue con una preghiera mariana per la città di Roma: “O Madre, aiuta questa città a sviluppare gli “anticorpi” contro alcuni virus dei nostri tempi: l’indifferenza, che dice: “Non mi riguarda”; la maleducazione civica che disprezza il bene comune; la paura del diverso e dello straniero; il conformismo travestito da trasgressione; l’ipocrisia di accusare gli altri, mentre si fanno le stesse cose; la rassegnazione al degrado ambientale ed etico; lo sfruttamento di tanti uomini e donne. Aiutaci a respingere questi e altri virus con gli anticorpi che vengono del Vangelo. Fa’ che prendiamo la buona abitudine di leggere ogni giorno un passo del Vangelo e, sul tuo esempio, di custodire nel cuore la Parola, perché, come un buon seme, porti frutto nella nostra vita.”

    Le origini della fede nell’Immacolata Concezione di Maria sono molto lontane nel tempo, anche se l’istituzione del dogma dell’Immacolata Concezione si può definire come recente: dal momento che venne proclamata la sua celebrazione nel 1854 da Papa Pio IX. Secondo questo dogma Maria fu concepita senza peccato tenendosi al di fuori persino del peccato originale, per poter essere pura e degna di accogliere Gesù. Con il termine « piena di grazia » (Lc 1,28), era necessario che fosse tutta sorretta dalla grazia di Dio, e che fosse pura priva di ogni peccato persino quello originale. Nel corso dei secoli la Chiesa ha preso coscienza che Maria, « colmata di grazia » da Dio, come dice Luca (  Lc 1,28. ),  era stata redenta fin dal suo concepimento. È quanto afferma il dogma dell’immacolata concezione, proclamato da papa Pio IX nel 1854: « La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale » (Pio IX, Bolla Ineffabilis Deus: DS 2803).

    Cosi come Eva, la prima donna portò alla dannazione l’umanità con il frutto del peccato, così Maria, un’altra donna,  sarà il mezzo che condurrà l’umanità alla salvaezza mediante il Redentore.

    I quattro dogmi Mariani

    Il dogma di Maria “Theotokos” ovvero Maria madre di Dio proclamata dal Cocilio d’Efeso nel 431

    Il dogma di Maria Sempre Vergine (aeipárthenos) proclamato a Costantinopoli nel 553, questo dogma, viene rappresentato simbolicamente da tre stelle che ornano il mantello della Beata Vergine. Le tre stelle indicano la virginitas ante partum, la virginitas in partu e la virginitas post partum.

    Il dogma dell’Immacolata Concezione proclamato a Roma 1854  Maria per poter accogliere in grembo Gesù è stata concepita senza nessun peccato persino è fuori dall’ombra del peccato originale.

    Il dogma dell’Assunzione, questo è il più recente dei quattro dogmi Mariani infatti venne proclamato da papa  Pio XII il primo novembre 1950 (costituzione apostolica Munificentissimus Deus), dichiara che la Madonna, portata in cielo con il suo corpo, è «attualmente riunita a Gesù risorto e partecipa con tutto il suo essere della vita gloriosa del Figlio».

    Emiliano Salvatore

     

     

     

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