M5s, Di Maio candidato Premier. Da “Uno vale Uno” a “Uno Solo”

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    Con la suspense degna di un abile uomo di spettacolo, Beppe Grillo annuncia ieri sera dal palco di Rimini il vincitore delle fantaprimarie del movimento a cinque stelle, Luigi Di Maio, che spiazza la “concorrenza” con 30mila 936 voti su 37mila 492 che, sui 140mila aventi diritto, è senza dubbio espressione di una deludente adesione. Il primo scontento è soprattutto il deputato grillino Danilo Toninelli che auspicava una partecipazione al voto telematico ben più ampia «avrei piacere se votassero tra i 70 mila e i 100mila iscritti».

    Di Maio, nel suo primo discorso da candidato premier, prova a mettere una toppa sul flop«non è importante sapere quanti hanno votato, dobbiamo invece parlare dei milioni di voti da prendere nelle prossime elezioni politiche. Andando a spiegare a tutti quale è la nostra visione del paese a lungo termine, basata su temi come l’inquinamento, il dissesto idrogeologico, l’alimentazione, l’agricoltura, il telelavoro, la diffusione delle auto elettriche».

    Le prime parole pronunciate da Di Maio appena ricevuta l’investitura da papà Grillo che lo guarda come si guarda un figlio alla proclamazione del suo 110 e lode in seduta di laurea, sono state «La responsabilità che mi avete affidato è grande ma tutti insieme, attivisti, consiglieri comunali, sindaci, consiglieri regionali, parlamentari, europarlamentari, Beppe, Davide ce la possiamo fare». E mentre dal pubblico in festa si alza un coro che inneggia all’onestà e alcuni sorreggono come una reliquia di Padre Pio la gigantografia di Di Maio seduto in Parlamento, il candidato premier fa il suo primo atto di fede «Io vi assicuro che porterò avanti questo compito “con disciplina e onore” come prevede la Costituzione della Repubblica che abbiamo salvato a dicembre con il referendum costituzionale».

    L’Italia ora si trova di fronte a una scelta, prosegue il nuovo leader «deve scegliere se continuare a sopravvivere o iniziare a vivere, e se vuole farlo deve scegliere un governo del M5S che sarà il governo della riscossa degli italiani» e senza il timore di sentirsi rinfacciare il fallimento della sindaca di Roma Virginia Raggi nello scegliere la sua squadra municipale fa il suo secondo giuramento «Io vi prometto che formeremo una squadra di governo di cui essere orgogliosi per la prima volta nella storia».

    La presenza-assenza del pentastellato Roberto Fico si fa sentire. Il deputato ortodosso del movimento,che nei giorni scorsi ha polemizzato con il movimento sulla scarsa rappresentatività delle candidature strategicamente presentate per non oscurare l’immagine di Luigi Di Maio, ha assistito alla manifestazione da dietro le quinte, rifiutandosi di salire sul palco. Lo staff garantisce che Di Maio e Fico, sfuggiti alle telecamere, si sarebbero abbracciati, gesto questo che potrebbe simboleggiare una tregua da parte della frangia interna al movimento. Come ha affermato Alessandro Di Battista in un videomessaggio inviato dall’ospedale dove attendeva l’imminente nascita del figlio, «candidarsi a premier non è mica obbligatorio. Obbligatorio è restare compatti perché da qui alle elezioni ne vedremo di tutti i colori. Io da libero posso dare di più al movimento».

    Ad animare il voto on-line ci ha pensato, invece, il pirata roussoniano Rouge_0, che a colpi di screenshot ha tentato di dimostrare la debolezza del sistema di sicurezza della Casaleggio Associati come nel tweet “@beppe_grillo e @casaleggio tranquilli @luigidimaio ha già vinto, ve lo assicurano decine di miei voti certificati” al quale Beppe Grillo ha risposto “Smentiamo categoricamente le dichiarazioni dell’hacker riprese dai giornali. In seguito alle verifiche possiamo affermare che la votazione si è svolta in regolarità e nessun voto è stato manomesso. Sono in corso indagini per acquisire le tracce di tutti i tentativi di attacco che sono stati respinti”.

    Elena Martinelli

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