Maduro, Venezuela e catastrofe umanitaria

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    Il Venezuela è ormai distrutto, grazie a Maduro. Nessuno, ormai, sembra preoccuparsene più, anche perché una catastrofe di tal fatta in una nazione del Sud America, non fa più notizia .

    Tante le chiacchiere, molti i proclami, raggiunti ormai livelli stellari d’ipocrisia dovunque, ma il proclamatosi presidente del Venezuela al posto di Maduro, Guaidò, è stato ormai definitivamente abbandonato a se stesso, da parte di tutte le cosiddette nazioni democratiche del mondo.

    L’unica via di sopravvivenza per i venezuelani,  rimane solo la fuga. Chi può, tanto per sintetizzare il concetto, scappa ed anche a gambe levate.

    Sono ormai oltre 3 milioni e mezzo i venezuelani che hanno già abbandonato il loro paese, uno su dieci.

    La catastrofe umanitaria in corso, non sfugge ormai più a nessuno.

    Dal 2013 il paese ha perso più del 50% del suo PIL. L’inflazione nel 2018 è stata del 130.000%. E non si sa a quanti zeri sarà per il 2019.

    Gli introiti petroliferi sono scesi da 85 a 29 miliardi di dollari. I salari hanno perso quasi il 90% del loro potere d’acquisto (come comunica la banca centrale venezuelana). Negli ospedali venezuelani oramai si va a morire, non a curarsi.

    Cosa può fare ormai una popolazione inerme di fronte a un presidente dittatore di tale forza, quale Maduro, che riesce ad opporre resistenza ben coadiuvato dai servizi segreti cubani, veri e propri artisti e dotti docenti nella sublime arte di reprimere la dissidenza politica.

    Cosa dire poi dei generali narco-trafficanti all’interno de paese, che godono di immensi privilegi cui non vogliono proprio rinunciare. A tutto ciò, si aggiunge anche Putin che pur di contrastare Trump si alleerebbe col diavolo e che manda a Caracas sue truppe più scelte, messe in campo per l’occasione.

    Cosa può fare una popolazione inerme di fronte alle armi tecnologicamente più avanzate messe in campo da Maduro ed ai carri armati schierati per la repressione? Non molto, se non fuggire all’estero nel più grande esodo della storia in tempo di pace.

    E il mondo che fa? Sostanzialmente nulla, infischiandosene di tutto quanto accade.

    E il governo italiano che decide? Nulla, tra un Salvini favorevole a Guaidò e un Di Maio simpatizzante di Maduro ed un Moavero in piena raceudine.

    E il papa cosa sta facendo per questa ripugnante catastrofe umanitaria? Si dice che stia mediando, anche se sono note le sue simpatie per i vari dittatori di turno, quali Castro, Ortega, Morales e, ovviamente non ultimo, Maduro.

    E intanto le stelle del governo giallo-verde stanno a guardare, a quanto pare senza alcun rimorso, considerata l’inerzia al riguardo, un paese spegnersi ed estinguersi lentamente, in maniera ormai definitiva ed irreversibile…

    Pier Francesco Corso

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