Oggi Giornata mondiale della Terra

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    Oggi Giornata mondiale della Terra –

    “Ripariamo il danno e riabilitiamo la Terra” – “Restore our Earth” – è il tema della 51ma edizione della Giornata Mondiale della Terra che si celebra ogni anno nella data di oggi dal 1970, toccando, di volta in volta, temi cruciali per il pianeta.

    Aumento delle temperature, esaurimento delle risorse rinnovabili, inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua ed interi ecosistemi sempre più a rischio: il destino della Terra sempre più legato ai cambiamenti climatici e alle politiche di mitigazione che verranno messe in atto.

    Per i governi di tutto il mondo ora la sfida è risanare il pianeta. L’impronta umana sull’ambiente è diventata pesante e distruttiva: gli oceani affogano nella plastica insieme a tutte le creature marine, che li abitano e l’aria che respiriamo è sempre più inquinata e ricca di gas serra, questo vuol dire che tra la salute dell’uomo e la salute del pianeta c’è una stretta connessione, l’una dipende dall’altra. La pandemia in corso in tutti i paesi del mondo lo dimostra.

    “Siamo sull’orlo del precipizio se non agiamo ora per ridurre le emissioni di carbonio, non saremo più in grado di correggere la situazione”, ha detto Kathleen Rogers presidente di EarthDay.org. L’obiettivo degli accordi di Parigi, e cioè mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi, sembra essere sempre più lontano.

    “Se vogliamo impedire che la crisi climatica diventi una catastrofe permanente – ha ricordato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in occasione delle celebrazioni della giornata – dobbiamo limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius. Per fare questo, occorre raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di gas ad effetto serra entro la metà del secolo”.

    ”E’ il momento – continua Guterres – di un’azione decisiva ed efficace alla vigilia della COP 26 di Glasgow, alla quale le Nazioni Unite convocheranno tutti gli Stati nel mese di novembre”.

    Secondo il segretario dell’Onu, in base ai nuovi piani nazionali occorre tagliare le emissioni di gas ad effetto serra di almeno il 45 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010. Molti ne sono già stati presentati, delineando politiche più chiare per l’adattamento all’impatto del cambiamento climatico e per stimolare l’accesso alle energie rinnovabili.

    Tra le soluzioni che potrebbero alleggerire l’impatto umano sul pianeta, c’è il riciclo dei materiali, utile anche per limitare la crescente quantità di rifiuti che sempre più difficilmente trovano un alloggio sicuro e rispettoso dell’ambiente. Questo porterebbe ad una riduzione degli sprechi alimentari, che oggi rappresentano il 30% del cibo prodotto, e degli sprechi energetici che riguardano il 65% dell’energia prodotta.

    In questo ambito sarebbe auspicabile, conservare le risorse naturali come i gas fossili e il petrolio a favore dell’utilizzo di energie rinnovabili. Altre soluzioni possibili: ridurre l’uso di sostanze chimiche, soprattutto, in agricoltura e cessare di distruggere habitat fondamentali, come le foreste amazzoniche, per la sopravvivenza dell’uomo e delle specie animali.

    La mitigazione dell’impatto umano sull’ambiente passa anche, secondo gli scienziati, attraverso il cambiamento delle abitudini alimentari come mangiare meno carne per avere più acqua. Il processo produttivo della carne e gli allevamenti intensivi richiedono, infatti, ingenti quantità di acqua e sono fonte di importanti emissioni di metano, un altro potente gas serra.

    Ad aggiungersi a queste fonti “tradizionali”, ora ci sono anche alcune tecnologie che hanno un impatto enorme sull’ambiente come la “blockchain”, che certifica il flusso della transazioni online delle cripto valute o monete virtuali (es. bitcoin): un mostro che divora un grande quantità di energia. Si stima che la produzione di cripto valuta (in gergo mining) brucia ogni anno più di 118 Terawatt (TW), e cioè 118miliardi di  kW, di elettricità all’ora, oltre la metà di quanto assorbito da tutti i computer e server del mondo.

    La blockchain è un immenso registro elettronico decentrato dove migliaia di processori messi in rete, ma fisicamente distribuiti ai quattro angoli del mondo certificano il flusso di transazioni finanziarie e non solo. Negli ultimi anni, questa tecnologia sta diventando sempre più importante per lo scambio di informazioni di natura diversa da quelle imprenditoriali a quelle della pubblica amministrazione.

    In considerazione delle emergenze ambientali e per celebrare la Giornata Mondiale della Terra il presidente Usa John Biden presiede oggi un vertice mondiale, virtuale, sul clima per far rientrare gli Stati Uniti nel gruppo dei grandi che lottano contro le emissioni di gas serra che, secondo gli obiettivi europei, dovranno essere tagliate del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, insieme al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. 48 ore di discussioni che vedono impegnati una quarantina di leader mondiali che dovranno approdare ad impegni che difficilmente dovranno essere al di sotto degli obiettivi europei.

    Sul vertice pesano, però, le previsioni pubblicate dall’IEA (Agenzia Internazionale per l’energia) secondo le quali nel 2021 si avranno le più forti emissioni di CO2, più del 5% rispetto a quelle di dieci anni fa alla ripresa dalla crisi finanziaria. Al vertice saranno presenti anche la Cina e la Russia che promettono di fare la loro parte.

    Rita Lena

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