Polizia Penitenziaria: in Calabria, poliziotto suicida in caserma. Lisiapp, è un’emergenza

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    “Un assistente capo della polizia penitenziaria si e’ suicidato nella caserma del carcere di Rossano utilizzando la pistola d’ordinanza” La notizia e’ stata diffusa da una nota del Lisiapp, il Libero sindacato appartenenti polizia penitenziaria per voce del segretario generale aggiunto Luca Frongia. Il poliziotto, di 44 anni, continua Frongia – era in servizio nella struttura penitenziaria di Cosenza dove prestava la sua attivita’ da alcuni anni ed era stato distaccato a Rossano fino a dicembre dello scorso anno. Oggi l’uomo si e’ recato a al carcere di Rossano per prendere degli effetti personali che aveva lasciato nella stanza della caserma quando era rientrato a Cosenza. Dopo aver salutato i colleghi si e’ recato nella caserma e li’ si e’ suicidato con la pistola in dotazione. Sembrerebbe afferma il numero due del Lisiapp, che il povero collega avesse dei problemi familiari e anche di salute. Ora non è il momento delle polemiche sottolinea Frongia “Alla famiglia và la nostra totale vicinanza “. Siamo davanti ad una vera e propria emergenza. Sbotta il segretario Frongia. Dall’inizio dell’anno questo è il terzo episodio di suicidio, dopo Roma e Caserta. In quarantotto ore si tolsero la vita prima un Assistente in servizio nella capitale , poi un Ispettore in servizio nella Banda Musicale del Corpo , nella sua abitazione nel casertano. Auspico conclude il segretario del Lisiapp – che si applichi in modo uniforme la circolare su i centri di ascolto previsti per il personale della polizia penitenziaria, in caso contrario la nostra organizzazione si attiverà presso istituzioni nazionali per l’apertura nelle proprie sedi di presidi di sostegno,ascolto e assistenza per i colleghi in modo da scongiurare e far sentire meno soli i colleghi in difficoltà.

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