Premio ANGI, quarta edizione: riconoscimento per 30 startup

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    Ecco il Dream Team dell’innovazione Made in Italy

    La premiazione al Museo dell’Ara Pacis di Roma ha visto la presenza di numerose istituzioni. Ferrieri: «Sostenere i talenti è la nostra mission». Menzione speciale per Khaby Lame, tiktoker da 120 milioni di follower.

    Ecco il Dream Team dell’innovazione italiana. Sono state 30 le startup e i progetti di impresa a ricevere il Premio ANGI, giunto alla sua quarta edizione e promosso dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e della Commissione Europea. I progetti innovativi, premiati a Roma presso l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis, appartengono a 11 differenti categorie: dalla scienza alla salute, dalla cultura al turismo, passando per mobilità, energia, ambiente, comunicazione e smart city. «Siamo entusiasti di aver dato speciali riconoscimenti a queste storie di successo che si sono distinte per l’alto valore tecnologico e progettuale – ha commentato il presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri –. Sostenere i giovani e il loro talento è la nostra mission quotidiana e siamo onorati di poter testimoniare queste meravigliose storie della grande community dei giovani innovatori italiani».

     

    ISTITUZIONI Numerose le istituzioni intervenute alla premiazione: tra queste, il viceministro dello sviluppo economico Alessandra Todde, il sottosegretario alla transizione ecologica Ilaria Fontana, quello all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale Assuntela Messina, il presidente dei giovani di Confindustria Riccardo Di Stefano e Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita. Dall’Europa, il vicepresidente del Parlamento Fabio Massimo Castaldo, il capodelegazione Brando Benifei e, per l’intergruppo parlamentare innovazione, Federico Mollicone. E anche il messaggio di sostegno della Ministra delle politiche giovanili Fabiana Dadone e della sottosegretaria al Mise Anna Ascani.

     

    KHABY LAME Con i suoi oltre 120 milioni di fan su TikTok e altri 60 milioni su Instagram, Khaby Lame è diventato un vero e proprio fenomeno mediatico. E proprio per il suo modo innovativo di fare comunicazione e intrattenimento sui social, il 21enne di Chivasso di origini senegalesi ha ricevuto un premio speciale dall’ANGI. «Ho scelto il linguaggio muto perché il non parlare è la lingua mondiale: tutti sanno quello che dico, quello che voglio far intendere – il commento di Khaby –. C’è solo la mia semplicità: sono orgoglioso di portare sorrisi». «La storia di Khaby è quella di tanti giovani innovatori, che con la forza delle idee raggiungono grandi risultati – ha aggiunto Ferrieri –. I social sono entrati nelle nostre vite e, con questo modo innovativo di fare comunicazione, Khaby ora è un’eccellenza italiana a livello mondiale».

    ATLETE OLIMPICHE Con l’amichevole partecipazione del direttore del Centro Studi Americani Roberto Sgalla e della Polizia di Stato, a portare il loro messaggio motivazionale alle startup premiate e ai giovani sono state Maria Centracchio e Alberta Santuccio, medaglie olimpiche a Tokyo nel judo e nella scherma.

     

    LA RICERCA Nel corso dell’evento è stata presentata la seconda parte della ricerca realizzata dall’Osservatorio OpenUp ANGI sul rapporto tra i giovani, l’innovazione, il lavoro e la politica, realizzata dal presidente ANGI Gabriele Ferrieri e dal direttore del comitato scientifico Roberto Baldassari. Il 23,8% del campione degli intervistati ritiene che tra gli elementi fondanti delle politiche dell’innovazione ci siano le politiche per

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