Progetto ‘Elementare, ma non troppo…’: sensibilizzare e informare minori su alcol e droghe

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    Uno studente su 4 ha sperimentato il consumo di cannabis, uno su 33 ha assunto cocaina almeno una volta nella vita e uno su 100 eroina. Il 13,4% dei ricoveri per intossicazioni alcoliche, poi, riguarda giovani al di sotto dei 14 anni e l’1% degli alcoldipendenti ha meno di 20 anni. Sono solo alcuni dati ricordati oggi a Roma in occasione della presentazione del progetto ‘Elementare, ma non troppo…’, promosso da Dipartimento politiche antidroga (Dpa), Istituto superiore di sanità (Iss) e Moige-Movimento italiano genitori. Obiettivo: sensibilizzare e informare minori, genitori e docenti delle scuole elementari italiane sui rischi connessi all’uso di cannabis e alcol, e sui fattori che favoriscono l’avvio del consumo. I dati relativi al consumo di sostanze psicoattive, legali e illegali, nella popolazione studentesca nazionale tra i 15 e i 19 anni, riportati nello studio Sps-Ita 2011 del Dpa, indicano infatti la necessità di intervenire sui bambini tra i 6 e gli 11 anni e le loro famiglie, al fine di ridurre il numero di nuovi consumatori di alcol e droga. Per quanto riguarda il consumo di cannabis, l’età rappresenta una variabile determinante: tra i maschi le prevalenze di consumo passano dal 7,8% dei 15enni al 33,9% dei 19enni, mentre tra le studentesse si passa dal 4,8% al 20%. Su 10 studenti, 8,4 riferiscono di aver consumato una bevanda alcolica almeno una volta nella vita, 8 su 10 nel corso dell’ultimo anno. L’uso di alcol e di droghe, inoltre, è tra le cause principali di incidenti stradali fatali e non fatali nei giovani in Italia. «È necessario che l’attenzione sul fenomeno sia sempre viva – spiega Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige – proprio perchè gli effetti sono spesso sottovalutati e questo vale in particolare nelle scuole e in tutti quei luoghi che rappresentano un punto di incontro e di socializzazione dei ragazzi. Quello delle elementari è il target più sensibile per lavorare sulla prevenzione». «I progetti di prevenzione del Dpa – aggiunge Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento politiche antidroghe della Presidenza del Consiglio dei ministri – si rivolgono anche a genitori e insegnanti, per renderli consapevoli» dei rischi che corrono i giovanissimi. «Questa – continua Serpelloni – è la formula vincente». Durante la conferenza stampa, il numero uno del Dpa ha risposto anche a molte domande della giovane platea composta dai bimbi di una scuola elementare romana sugli effetti nocivi di alcol e droga sul corpo umano. «L’abbassamento costante in Italia dell’età media di avvio all’uso dell’alcol, 11-12 anni, la più bassa in Europa, e la consolidata evidenza di 330.000 minori, 220.000 ragazzi e 170.000 ragazze di 11-15 anni, che usano l’alcol secondo modalità rischiose e dannose impone l’attivazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione a partire dalla prima scolarizzazione a preludio di quelle di intercettazione precoce del rischio più tipiche delle età successive». Il progetto, che ha già preso il via, durerà 2 anni. Prevede un target di 50 scuole elementari in tutta Italia con il coinvolgimento di circa 15 mila bambini, 30 mila genitori e 2 mila insegnanti. Il tour coinvolgerà, nel primo anno, 7 regioni: Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Campania. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.genitori.it.

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