‘Puliamo il Mondo’ Legambiente a Villa Ada: “Stop alla casa della moda”

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    I volontari di legambiente a villa ada

    «Dopo i primi tre giorni, le iniziative di Puliamo il Mondo registrano già un nuovo successo a Roma e nel Lazio, confermando la riuscita e l’importanza della storica campagna nazionale di Legambiente giunta alla diciannovesima edizione. Sempre pronti, come ogni anno, i cittadini capitolini, che hanno aderito in gran numero alle azioni coordinate da Legambiente Lazio e svolte anche grazie alla collaborazione di Ama Spa e del Tgr Lazio della Rai. Nei primi giorni sono già 35 le iniziative realizzate a Roma, con la partecipazione di 33 tra associazioni, circoli e comitati di quartiere, ma le azioni proseguiranno fino al 24 settembre. Grande ramazzata nella Capitale a Villa Ada, dove i volontari con il Circolo Legambiente Sherwood e ASIA hanno tirato a lucido una splendida area di canneto e altre microdiscariche all’interno dell’importante villa storica della Capitale. All’evento hanno preso parte anche Marco Visconti, Assessore all’ambiente del Comune di Roma; Piergiorgio Benvenuti, presidente dell’AMA e rappresentanti dell’Ambasciata d’Australia e di diverse sedi diplomatiche a Roma». Lo comunica, in una nota, Legambiente. «A Roma va messa in campo una nuova sinergia tra associazioni, comitati e amministrazione per la gestione dei rifiuti e la pulizia della città: la raccolta mista duale non va, come il modello di spazzamento, che lascia la Capitale comunque troppo sporca, e le squadre del decoro non possono, quindi, che fare interventi spot – afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. – Legambiente rilancia, rimboccandosi le maniche con azioni concrete, ma anche chiedendo al Comune di abbandonare politiche fallimentari e puntare tutto sul porta a porta, eliminando i cassonetti dalle strade, e sul coinvolgimento dei romani in un grande progetto di riduzione, riuso e raccolta differenziata che superi Malagrotta. Per le ville storiche, partiamo da Villa Ada, dove dopo la bonifica già effettuata a Ponte Salario, grazie alla segnalazione di Legambiente, vanno affrontati fino in fondo i problemi evidenziati nei mesi scorsi, stoppando anche irrealistiche e impattanti proposte come quella della casa della moda». «Molte le aree della Capitale coinvolte nella Domenica di »Puliamo il Mondo«, tra le quali: al Parco Talenti pulizia promossa dal circolo Legambiente Aniene, lavori intensi col circolo Legambiente Garbatella al Parco Cavallo Pazzo e nell’area verde di Via Rosa Raimondi Garibaldi – prosegue la nota – Completato il lavoro da parte dell’Associazione Viviamo Vitinia presso Via Copparo e Via del Risaro, dove sono stati rimossi rifiuti ingombranti quali elettrodomestici e laterizi presenti in zona. Legambiente Capoprati e l’Associazione Tracce hanno raccolto rifiuti nelle scarpate che fiancheggiano la pista ciclabile. Le Guardie per l’Ambiente si sono occupate del parco dell’Acquedotto Alessandrino e anche la Parrocchia di San Michele ha preso guanti e sacchi per un piazzale a Pietralata. Ultimi colpi di scopa anche nel Lazio. A Frosinone, Sgurgola (Fr) e Latina impegnati i circoli nell’opera di raccolta e riqualificazione di diverse zone, con successive visite guidate e altre azioni. Ramazze in azione anche a Vallinfredda (Rm), e Lanuvio, Ariccia e Genzano nella magnifica area di Collepardo, mentre a Soriano nel Cimino (Vt) uomini e donne in azione per il recupero della zona di Castello Orsini». «Puliamo il Mondo si conferma un successo, la crisi incoraggia la voglia di darsi da fare, di mettersi insieme e agire concretamente per migliorare i nostri quartieri e i nostri paesi -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Ora sta alle Amministrazioni raccogliere questa disponibilità, smettendola con la sindrome troppo diffusa del »non disturbate il manovratore« e attuando il principio costituzionale della sussidiarietà, del coinvolgimento dei cittadini. Sui rifiuti la ricetta è chiara e dove si applica funziona: porta a porta per la raccolta differenziata. È assurdo, allora, che la Regione si ostini verso un nuovo piano rifiuti tutto fatto di discariche e incenerimento, addirittura con un commissario che entro fine ottobre dovrà identificare nuovi siti per seppellire i rifiuti. A Palidoro, Riano, Malagrotta o chissà dove non si dovrà mai scavare, la soluzione è nell’attuazione di un nuovo modello di gestione dei rifiuti.» (omniroma.it)

     

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