Quel misterioso pianeta sconosciuto

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    Quel misterioso pianeta sconosciuto –

    Secondo gli scienziati è improbabile che esista un decimo pianeta nel Sistema Solare, come è anche difficile che esista il nono, sebbene la sua presenza sia stata ipotizzata ad una distanza compresa tra le  500 e le 700 UA (1 Unità Astronomica corrisponde alla distanza che intercorre la tra la Terra e il Sole).

    Ma in queste ultime settimane ad allertare gli astronomi sulla probabilità di una presenza di un corpo sconosciuto, è stata un’inattesa deformazione rilevata  ai confini del Sistema Solare e più precisamente nella cosiddetta fascia di Kuiper. Una  gelida regione che si estende oltre l’orbita di Nettuno, che risale alle origini del nostro sistema planetario, simile alla fascia degli asteroidi tra Marte e Giove, ma più estesa e massiccia.

    La strana curvatura di questa regione, ipotizzano gli astronomi  del Lunar and Planetary Laboratory presso l’Università dell’Arizona, potrebbe essere dovuta a un oggetto sconosciuto di massa compresa tra Marte e la Terra.

    Un nuovo pianeta? Si chiedono i ricercatori nello studio in corso di pubblicazione su The Astronomical Journal. Secondo gli autori, questa massa misteriosa disturberebbe gravitazionalmente il piano orbitale medio di una popolazione di rocce spaziali che compone la fascia di Kuiper.

    “La spiegazione più probabile ai nostri calcoli è la presenza di una massa al momento sconosciuta”, spiega Kat Volk, primo firmatario dello studio. I planetologi USA hanno, in particolare, esaminato gli angoli d’inclinazione rispetto al piano orbitale di più di 600 corpi della fascia di Kuiper e, per il momento, i calcoli tenderebbero ad escludere la possibilità che si tratti del cosiddetto nono pianeta del Sistema Solare, la cui esistenza è stata ipotizzata più volte, ma ad una distanza che è 10 volte più lontana, rispetto alla regione in cui il team americano ha individuato la perturbazione.

    “L’ipotetico nono pianeta sarebbe troppo distante per influenzare gli oggetti della fascia di Kuiper”, sottolinea Volk. La possibilità di osservare e studiare direttamente questo misterioso oggetto potrebbe presentarsi nei prossimi anni, quando sarà operativo il Large Synoptic Survey Telescope (LSST), che dovrebbe vedere la luce nel 2020.

    “Con questo nuovo telescopio ci aspettiamo d’incrementare il numero di corpi della fascia di Kuiper conosciuti, passando dagli attuali 2.000 ai circa 40.000”, conclude Renu Malhotra, altro firmatario della ricerca.

    Rita Lena

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