Rapporto ombra CEDAWL e discriminazioni delle donne italiane nel lavoro, welfare, politica, stereotipi e violenze

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    Un grido di allarme è stato lanciato dalle ONG italiane illustrando la sintesi del rapporto ombra CEDAW (Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne).

    Le discriminazioni femminili in Italia continuano a registrare un trend in crescita sul fronte della rappresentanza politica, accesso e mantenimento del lavoro, diritti civili, stereotipi culturali, violenza di genere, diritti economici, sociali e dell’istruzione. E’ quanto emerge dal rapporto che vigila sull’applicazione della Convenzione internazionale ratificata dall’Italia nel 1985.

    “Ancora una volta prendiamo atto ufficialmente di quanto ogni giorno le donne debbano faticare per acquisire dei diritti che dovrebbero essere alla base di ogni civiltà moderna e democratica”. Quanto appreso deve impegnare tutte le Istituzioni, ai diversi livelli di governo, ad attuare misure di contrasto all’involuzione culturale ed economica della nostra società. A tal fine la Consulta Femminile chiede quindi al Governo e alla Regione Lazio di insediare apposite commissioni di lavoro, con la partecipazione delle associazioni femminili, per individuare le strategie di breve e lungo termini atte ad emarginare questa preoccupante deriva.

    Anche in considerazione della mancata rappresentanza femminile nei governi delle amministrazioni locali a Roma e nelle altre città del Lazio, la Consulta femminile chiede un cambio di rotta netto da parte dei Sindaci per avvalersi delle competenze femminili che rappresentano oltre il 50% della popolazione.

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