Rifiuti. Cerroni a Roma serve una discarica

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    A parlare in un’intervista al “Tempo” è Manlio Cerroni “Ho girato il mondo a spiegare come vanno trattati i rifiuti, e tutti hanno ascoltato con avidità i miei consigli. Nella mia Roma c’è invece un sindaco che non mi ha neanche mai voluto incontrare”.

    Manlio Cerroni

    Manlio Cerroni

    Commentando il piano rifiuti dell’amministrazione Raggi, Cerroni dice che “l’educazione civica è una gran bella cosa e ogni intervento può essere utile e costruttivo ma il tema centrale restano gli impianti. Senza di essi non si potrà mai raggiungere l’autosufficienza.

    Anche la raccolta differenziata più spinta e razionalizzata non può prescindere da una rete di impianti adeguati, a partire dalla discarica di servizio.

    Altrimenti non si spiegherebbe come la città campione del mondo per riciclo e recupero, cioè San Francisco, che raggiunge l’80% di rifiuti recuperati, disponga di una discarica di servizio nella quale, tra scarti e residui di lavorazione, finisce un 20% del totale dei rifiuti trattati”.

    Secondo Cerroni, con la sindaca di Roma Virginia Raggi “c’è un pregiudizio che ha segnato il rapporto fin dall’inizio. Se avessi avuto la possibilità di parlare con la sindaca avrei provato a spiegarle la situazione del ciclo dei rifiuti a Roma e nel Lazio e le avrei sottoposto soluzioni realistiche nell’interesse della città con il coinvolgimento di tutti gli operatori pubblici e privati che operano nel settore.

    Le avrei anche detto che con i rifiuti non si scherza, non si improvvisano soluzioni, bisogna muoversi per tempo e lavorare in armonia tra amministrazione e operatori pubblici e privati”.

    “Le avrei anche messo a disposizione tutti i miei progetti dicendole ‘realizzateli voi, sono idee rivoluzionarie che possono riportare Roma al centro dell’attenzione mondiale’ – prosegue Cerroni – In particolare il progetto dell’organico e del biometano per autotrazione, presentato alla Regione per l’autorizzazione nel dicembre 2015, che potrebbe essere ideale anche per una forma di azionariato popolare. Ma Virginia Raggi ha di me un’immagine che non corrisponde alla realtà senza avermi nemmeno mai incontrato”.

    “Gli impianti sono indispensabili per non fare vivere a Roma periodicamente situazioni di emergenza che vengono risolte con soluzioni costosissime in termini ambientali ed economici che ricadono come al solito sulla collettività – continua Cerroni – Purtroppo impianti programmati autorizzati e attesi sono da anni al palo e quelli che ci sono non vengono utilizzati. Questo è il paradosso di Roma”.

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