Roma: Coronavirus, mercato Testaccio deserto

Più informazioni su

Roma – Il mercato di Testaccio, storico quartiere della Capitale facente parte del Municipio I, sta vivendo momenti molto difficili. Tantissimi banchi chiusi, la maggior parte. Niente street food.  “Abbiamo perso tra il 70 e l’80% dei guadagni”, dicono i commercianti.

Il mercato, una struttura nuova inaugurata pochi anni fa, di solito e’ pieno di residenti che fanno spesa. Arrivano qui tanti giovani universitari, la facoltà di Architettura di Roma Tre e’ dietro l’angolo. Loro, come molti turisti, pranzano qui: la scelta di cibo da strada e’ varia. Pizzerie, friggitorie e paninerie sono chiuse pero’, per decreto o perché non c’e’ lavoro. Di solito al banco della pasta espressa c’e’ la fila per una cacio e pepe, un’amatriciana, una carbonara. Oggi e’ deserto.

“La situazione e’ tragica- dice il titolare- pochissima gente, la cassa e’ vuota. Di solito siamo in 4-5 a lavorare, ora pero’ lavoro da solo, gli altri sono tutti in cassa integrazione”. I banchi che vendono vestiti e casalinghi sono chiusi. Il mercato ha tante entrate, ma sono quasi tutte sbarrate: la polizia ne ha lasciate aperte un paio, per contingentare l’afflusso di clienti, ma non ce n’e’ bisogno. Resta aperto qualche banco della carne, del pesce, di frutta e verdura. “Siamo tutti sulla stessa barca- dice un contadino che fa vendita diretta dei suoi prodotti- sono quasi tutti chiusi. L’ortofrutta resta aperto, qualcuno viene, facciamo qualche consegna a domicilio, ma speriamo che finisca presto”.

Più informazioni su