Roma. Santori a Zingaretti: lasciare aperto reparto senologia di Anzio

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    Roma – Santori: Zingaretti vuole chiudere reparto di senologia dell’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno

    Fabrizio Santori

    Roma – Questo il comunicato emesso dal consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Fabrizio Santori: “Con la delibera numero 95 del 2 febbraio scorso, la Asl Rm6 mette una pietra tombale sul servizio di senologia dell’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno e costringe le donne con un tumore a curare la loro patologia a Marino o Albano. A questo porta la razionalizzazione imposta dal presidente Zingaretti e messa in atto dal direttore Mostarda. Una ignobile decisione contro la quale opporremo la nostra azione convinta e decisa in favore di tutte quelle donne a cui è stato diagnosticato il cancro, e che hanno il diritto di essere seguite nel loro percorso di cura nel luogo più vicino a casa”.

    Roma – Santori: non permettere ulteriori disagi oltre a cattiva notizia di un cancro

    “Non possiamo permettere che a una notizia già di per sé così drammatica come la diagnosi di un tumore al seno, si aggiunga anche la scomodità dei viaggi dal litorale ai Castelli -prosegue nel comunicato il consigliere-. Le istituzioni devono essere vicine ai malati di tumore, perché a cascata nella diagnosi vengono coinvolti anche gli altri componenti della famiglia che si stringono alla persona malata prendendosene cura, portandola alle terapie o semplicemente standole vicina. E farlo, con una distanza che aumenta invece di restare in prossimità del territorio di appartenenza, significa creare ulteriori problematiche.

    Roma – Santori: inviteremo Zingaretti a tenere aperto reparto di senologia di Anzio

    Siamo già stati all’ospedale Riuniti lo scorso 26 gennaio, per verificare di persona lo stato del nosocomio, e avevamo anche promosso una petizione nel 2015 proprio a tutela dei servizi offerti dalla struttura. Presenteremo immediatamente un’interrogazione al presidente Zingaretti per bloccare questa assurda decisione e far sì che alla razionalizzazione dei costi venga preferito il buon senso, mantenendo aperto  ad Anzio il reparto di senologia”.

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