Sanremo. Sbai (ACMID): “Mahmood italiano al 100%, sua storia esemplare”

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Il Festival di Sanremo 2019 si è concluso con la vittoria di Mahmood. Si è trattata, come spesso accade, di un’edizione molto discussa. In particolare per l’esito del televoto, ribaltato dalla giuria dei giornalisti, e per la vittoria di un cantante italo-egiziano.

Sulla questione si è espressa anche Souad Sbai, giornalista e scrittrice molto apprezzata, nonché Presidente dell’Associazione Donne Marocchine in Italia (ACMID).

«Non entro nel merito della polemica riguardante il meccanismo che ha decretato il vincitore di Sanremo – ha subito chiarito la Sbai – in quanto si è già detto tanto e non mi compete.
Certo il voto popolare merita sempre rispetto, ma quello che mi preme sottolineare è che non posso non apprezzare un ragazzo come Mahmood che, contrariamente a quanti inneggiano all’islamizzazione dell’Italia, rappresenta un bell’esempio di integrazione.

Un ragazzo italiano al 100% – continua la Sbai – figlio di madre sarda e cresciuto nella periferia di Milano, che non predica l’islamizzazione dell’Italia, ma che parla della nostra nazione, e in particolare della Sardegna, trasmettendo amore, emozione e profondo rispetto. Le stesse parole in arabo, contenute nel testo del brano, sono frasi d’amore e non certo di odio. Chi crede il contrario si sbaglia ed evidentemente non ha compreso il testo di “Soldi”, né si è informato sulla storia dell’autore.

Mahmood e Ultimo – conclude la Sbai – rappresentano due storie diverse, ma ugualmente belle ed importanti, di due giovani che amano la musica, scrivono canzoni dai testi mai banali e senza ipocrisie, e che affrontano la vita inseguendo i loro sogni. È un piacere vederli entrambi sul podio del Festival della Canzone Italiana».

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