Sarà una Pasqua diversa

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Roma – Dopo il prolungamento del lockdown da parte del Premier Giuseppe Conte, il pensiero è inevitabilmente andato alla prossima Pasqua, quella di domenica 12, una festività che sarà molto diversa se paragonata a quella che abbiamo sempre vissuto in passato, fatta di riunioni familiari e rimpatriate con gli amici.

La situazione sanitaria però non permette allentamenti delle restrizioni, con oltre 4.500 nuovi contagi ogni giorno, con una media di 600 deceduti quotidiani, con le terapie intensive piene e il personale medico in sofferenza, le restrizioni non possono e non devono essere ammorbidite, non si può rischiare di mandare all’aria tutto lo sforzo fatto in queste tre settimane per ridurre le occasioni di contagio, bisogna stringere i denti e andare avanti.

E allora il pensiero, in questa Pasqua più intima e solitaria, andrà a quelle degli anni passati, fatte di grandi rimpatriate familiari, di lunghe tavolate e festeggiamenti in grande stile, ai barbecue di Pasquetta rovinati dalla classica pioggia primaverile e alle mangiate in riva al mare approfittando del bel tempo. Il pensiero andrà agli abbracci e alle risate di un tempo più leggero, alle giornate passate in tranquillità con i propri cari accompagnati solo dai piccoli problemi della vita quotidiana, ai giorni in cui eravamo felici e non ce ne rendevamo davvero conto.

Quest’anno Pasqua andrà così, c’è chi la passerà con i parenti con cui convive, chi la passerà in due con il proprio o la propria coniuge, chi addirittura la passerà in solitudine, ma per tutti, il pensiero, sarà diviso tra i ricordi di una passata felicità e la speranza rivolta alle feste future, con l’auspicio di poterle passare di nuovo tutti in compagnia dei propri cari, tra grandi abbracci e forti risate, con alle spalle l’incubo del Coronavirus.

Andrea Trupiano

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