Si riapre la via della seta

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    Il 28 Novembre 2017 si può definire una data storica, almeno nella storia delle ferrovie, infatti alle ore 11.50 il primo treno merci diretto Italia-Cina è partito dal terminal ferroviario del Polo logistico integrato di Mortara, in provincia di Pavia, per affrontare il suo viaggio lungo 10.800 chilometri e 18 giorni.

    La destinazione del convoglio merci è Chengdu il capoluogo del Sichuang , il treno porta su i convogli cointeiner carichi di prodotti nostrani come  macchinari, mobili, prodotti in metallo, piastrelle e componenti per automobili. A Chengdu il treno italiano è atteso per il 15 dicembre.

    A dicembre ci sarà l’inaugurazione del collegamento in senso inverso, dalla Cina all’Italia. Poi da gennaio la ‘nuova via della seta’ entrerà a regime con due coppie di treni settimanali, destinati in prospettiva a diventare tre, se ci sarà domanda.

    Per il mese di gennaio è previsto che questa via della seta ferroviaria entri a pieno regime con due coppie di treni, per poi diventare tre coppie di treni con il crescere della domanda.

    “E’ un giorno atteso da tanto tempo – ha detto Gang Chen, vice presidente di Changjiu International Logistics, il partner cinese dell’operazione – perché avevamo rotte verso tanti Paesi ma mancava ancora l’Italia. Prima tutti i treni passavano per la Germania. Questa linea ci fa risparmiare tanto percorso”.

    Andrea Astolfi, presidente del Polo logistico integrato di Mortara, ha parlato di “emozione per essere partecipi del primo tassello di un progetto affascinante, la nuova Via della seta. È un sogno e una prospettiva di sviluppo”. Per l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte “questa è una giornata che rimarrà nella storia. La Regione ha investito quasi 10 milioni su questo Polo logistico e ne stanzieremo molti altri. Ancora una volta la Lombardia è stata la locomotiva d’Italia”

    Ci si potrebbe chiedere perché in un’era cosi tecnologica e veloce si sia deciso di optare per il trasporto su rotaia, una cosa che a qualcuno potrebbe far sembrare l’impresa anacronistica e di stile storia ottocentesca.

    Ma basta tenere conto del rapporto in termini di tempo rispetto al trasporto marittimo e su rotaia ci accorgiamo subito che una nave impiegherebbe 45 giorni circa per arrivare a destinazione in un porto cinese, contro invece dei 18 oppure  22 giorni di trasporto per arrivare in una stazione cinese.

    Anche quando si va a calcolare il  rischio di stabilità dei container esso risulta complessivamente
    minore nel trasporto su rotaia che in nave. Al momento è prevista la circolazione dei treni con un viaggio andata/ritorno per settimana, che dovrebbero salire 2-3 viaggi A/R a settimana nel 2018. Il treno sarà un vero e proprio ambasciatore del “made in Italy” e, a sua volta, trasporterà in Italia prodotti cinesi.

    Infatti si è calcolato che il treno partito dal polo logistico di Mortara ridurrà di circa 30 giorni i tempi di percorrenza usuali del consueto collegamento marittimo. Dalla Lomellina il treno raggiungerà l’Europa centrale e, dopo aver attraversato Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Bielorussia, Russia e Kazakistan, punterà verso la Cina concludendo un viaggio molto suggestivo attraverso  mezzo mondo.

    Le prospettive sono quelle di portare per il 2020 un transito di ben 20 convogli alla settimana. I prossimi carichi in partenza dal terminal intermodale pavese trasporteranno capi d’abbigliamento, automobili e prodotti in metallo, ma anche vino e cibi, che richiedono carri refrigerati, presto a disposizione.

    Questo treno  di 17 vagoni e lungo 479 metri attualmente è in viaggio percorrendo le tracce di quella che fu l’antichissima “rotta” della suggestiva via della seta che, a dispetto del progresso, risulta essere la migliore .

    Emiliano Salvatore

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