Strage Orlando: Arci, di omofobia si continua a morire

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    “Mentre si parla di legami dell’assassino con l’Isis, che ha rivendicato l’episodio, quel che è chiaro è che la strage di Orlando è un atto di odio omofobo, terribile nella sua ferocia, spietato verso tutto ciò che è diverso. Un odio ancora troppo acceso nella nostra società e che sistematicamente esplode in tutta la sua violenza” – questo il commento dell’Arci – Associazione Ricreativa e Culturale Italiana.

    “E’ di ieri – dice l’associazione in una nota – il fermo di un uomo che si stava dirigendo armato verso il Los Angeles Pride e sempre ieri, a Roma, sono state aggredite due attiviste della comunità lgbt che attendevano la partenza del Roma Pride. Di omofobia si continua a morire.

    La diversità, in qualsiasi forma essa si manifesti, è ancora per troppi un’espressione di libertà da combattere con ogni mezzo. L’odio dilaga sui social e si rispecchia in un dibattito pubblico colmo di offese volgari e denigratorie nei confronti di chi esprime un diverso orientamento sessuale, alimentando un clima di intolleranza e razzismo, di ostilità e disprezzo. Da parte nostra, continueremo a batterci con ancora più determinazione contro violenze e discriminazioni, perché a tutte e tutti vengano garantiti uguali diritti. Ed è questo messaggio, Stop Omofobia, che porteremo ai Pride che ancora si terranno, dopo quelli di Napoli e Roma, in tante città.
    Cammineremo a fianco del movimento perché non ci sia un’altra Orlando, perché il diritto a vivere liberamente la propria vita sia finalmente riconosciuto a tutte e a tutti” conclude la nota.

    Alessandra Gravino

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