Terme e medicina del benessere: il rilancio del turismo per la salute come strumento sociale ed economico in Italia e nel mondo

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    E fondamentale saper cogliere le propensioni del mercato trasformandole in opportunità di business per gli operatori, e il segmento del termale, fortemente radicato nella nostra cultura fin dall’antichità, può costituire un’occasione di incremento dell’offerta turistica”. E’ stato questo il saluto di Andrea Costanzo, Presidente del Sanit, al convegno “Terme e medicina del benessere, il rilancio del turismo per la salute come strumento sociale ed economico in Italia e nel mondo”organizzato dall’Assessorato al Turismo e Marketing del Made in Lazio – Agenzia Regionale del Turismo Regione Lazio presso il Sanit Forum Internazionale della Salute, tenutosi dal 12 al 15 giugno a Roma presso il Palazzo dei Congressi.

    Il quadro è stato dato subito da Aurelio Crudeli, Direttore di Federterme: “Il Lazio soffre della vicinanza di altre realtà termali nonostante i nuovi sforzi che la Regione sta compiendo per questo segmento”. “Stiamo attraversando un momento difficile – ha proseguito Crudeli – con dati di flessione nella prima parte del 2012 abbastanza consistenti”.

    Crudeli ha reso noto che le imprese aderenti a Federterme si autotassano dello 0,3% sui loro fatturati per destinare fondi alla ricerca e sviluppare tutte le “potenzialità che il settore esprime con le sue ricadute sul territorio sia in termini di benessere e risparmio sui costi sanitari, sia in termini di turismo” .

    Alessandro Tortorella, Direttore Marketing delle Terme Vescine a Suio, ha analizzato i possibili sviluppi del comparto in ambito di marketing. “Il benessere è uno dei pochi segmenti turistici che registra un trend di stabilità nel contesto attuale”. “Rappresenta un fatturato da 14 miliardi di euro, per questo bisogna tentare di aprire sempre più il termale alle istanze legate a questo segmento”. “Cresce la voglia di relax e di soggiorni brevi a poca distanza dalla città, sta a noi organizzarci facendo leva sul consumatore finale, ma soprattutto attraverso una serie di accordi con agenzie di viaggio e tour operator che sono l’ossatura forte e indispensabile di chi opera nel mondo del turismo”.

    Un quadro scientifico delle proprietà delle acque termali, diverse a seconda dei luoghi dove ci si reca per le cure, è stato dato da Renato Bembo direttore sanitario delle terme di Suio, il quale si è soffermato soprattutto sui benefici delle insufflazioni per i bambini.

    Renato Del Monaco direttore sanitario delle Terme di Fiuggi ha insistito, invece, sulle potenzialità del termalismo: “Ci sono 178 città dell’acqua e 378 aziende che operano nel termale e una caduta nelle percentuali di invalidità dovuta proprio alla riabilitazione termale”.

    Per quanto attiene l’INPS, rappresentata da Gianfranco Magnelli, le cure si rivelano necessarie soprattutto per le terapie cardiovascolari “che rappresentano il 50% dei nostri interventi”. Serafina Mastroianni in rappresentanza dei medici di base ha sintetizzato: “sarebbe auspicabile che fosse il medico di famiglia a proporre una cura termale al paziente e non il contrario, come avviene nella realtà”.

    Massimo Mariani, nel suo intervento sulle proprietà indiscutibili della acque di Fiuggi ha infine ricordato assieme al collega la difficile situazione in cui versa lasocietà dopo che la inglese Vikay Financial Service ha fatto saltare l’accordo con l’azienda Terme di Fiuggi SPA & Golf che aveva deciso di cedere l’80% del pacchetto azionario e non si è vista versare la prima rata del contratto.

    Il benessere e la domanda di turismo legata al benessere è un valore aggiunto per la nostra Regione – ha conclusol’Assessore Regionale al Turismo e Marketing del Made in Lazio, Stefano Zappalà – non ricordo, tuttavia, che qualcuno parlasse di terme e turismo termale, prima che si avviasse il lavoro dell’Agenzia di promozione turistica del Lazio guidata da Ersilia Maffeo; credo che con l’Assessorato regionale siano stati mossi i primi passi, anche se ci rendiamo conto che la strada è ancora lunga”.  

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