Ugl Lazio: positiva uscita da commissariamento, ma grazie a tagli pesanti

Roma – “Un risultato positivo, ma maturato con una politica di tagli, realizzata sulle spalle dei lavoratori della Sanita’ e dei cittadini”. Cosi’ il segretario regionale dell’Ugl Sanita’, Gianluca Giuliano, in merito alle recenti dichiarazioni del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, relative ad una prossima uscita dallo stato di commissariamento nella Sanita’ del Lazio. “La quadratura dei conti- continua- fatto che non viene sottolineato, non e’ merito della politica, ma dei lavoratori del comparto, ai quali non viene resa giustizia. Come segretario regionale dell’Ugl Sanita’ reputo che sia troppo facile applicare una politica fatta di tagli e di ridimensionamento dei bilanci, spostando sulle spalle dei lavoratori tutto il peso del mantenimento della qualita’ del livello dei servizi offerti ai cittadini. Se i Lea sono a 180 punti, 20 sopra il minimo accettato nazionale, il merito e’ unicamente di coloro che nonostante tagli e difficolta’ continuano a sobbarcarsi turni di lavoro massacranti o addirittura doppi turni in organici perennemente in sottonumero. Negli anni, sono stati chiusi diversi ospedali e centri medici, obbligando i cittadini a spostarsi di diversi chilometri per avere accesso alle cure e tutto cio’ non emerge dai dati del tavolo di confronto con il Mef, ma e’ una realta’ che i cittadini conoscono bene. Quello che mi sorprende e’ l’incredibile capacita’ dei lavoratori di mantenere comunque la barra dritta nell’adempimento delle loro mansioni. Se lavorando in queste condizioni di disagio, in strutture fatiscenti, con problemi di sicurezza e di turnazione, riescono a garantire uno standard nella media, questo vuol dire che la Regione ha in se’ un potenziale di eccellenza nazionale soffocato da politiche di austerity. Adesso Zingaretti e’ atteso alla prova piu’ difficile, se il Lazio uscira’ davvero dal commissariamento, allora dovra’ immediatamente procedere allo sblocco del turnover, tornando ad investire nella Sanita’ e facendo impennare il suo punteggio in maniera considerevole. Se non dovesse farlo o non dovesse riuscirci, allora non potremo certo parlare di grande capolavoro politico”.