Uno studente su tre beve. Il 6% dei liceali fuma marijuana e hashsish

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    A Roma uno studente liceale su tre beve superalcolici una o più volte a settimana mentre quasi il 6% fa uso di marijuana e hashish. Sono i dati emersi durante il progetto ‘TutoriAmo la salute’ che ha coinvolto 16 istituti superiori della capitale e 1700 studenti dai 14 ai 18 anni. Secondo lo studio, promosso dall’Agenzia comunale per le Tossicodipendenze e coordinato dal Centro italiano di Solidarietà don Mario Picchi, il 24,9% degli alunni intervistati ha ammesso di bere superalcolici una volta a settimana, specialmente il sabato sera, mentre il 9,3% va addirittura oltre, bevendo alcool due o tre volte a settimana. Riguardo il consumo di droga, il 3,1% fa uso di marijuana o hashsish due o tre volte al giorno mentre il 2,7% si ‘fuma uno spinellò due o tre volte a settimana; tra gli istituti e licei coinvolti ci sono ‘Cannizzaro’, ‘Aristotele’, ‘Alberti’, ‘Primo Levi’, ‘Garibaldi’, ‘A.Diaz’, ‘L.Manara’ e ‘Arangio Ruiz’. «Il desiderio di provare sensazioni forti – ha detto il presidente del Ceis Roberto Mineo – spinge i ragazzi a ‘fumarè o a fare uso di alcolici. Con questo progetto, che ha visto 168 peer educators – ovvero studenti scelti per informare su effetti di droghe e alcool – si è fatto della prevenzione ‘orizzontalè perchè erano i ragazzi a parlare ai ragazzi». «Sono dati allarmanti – ha detto l’assessore alla Scuola di Roma Capitale Gianluigi De Palo – ma dobbiamo cercare di lavorare tutti insieme. Ci troviamo davanti ad un’emergenza educativa: i giovani sono desiderosi di qualcosa di grande e lo cercano dove non dovrebbero. Serve un patto educativo tra famiglie, scuola ed istituzioni per alzare il livello educativo. I giovani non devono percepire la loro vita come un qualcosa di mediocre». A Roma uno studente liceale su tre beve superalcolici una o più volte a settimana mentre quasi il 6% fa uso di marijuana e hashish. Sono i dati emersi durante il progetto ‘TutoriAmo la salute’ che ha coinvolto 16 istituti superiori della capitale e 1700 studenti dai 14 ai 18 anni. Secondo lo studio, promosso dall’Agenzia comunale per le Tossicodipendenze e coordinato dal Centro italiano di Solidarietà don Mario Picchi, il 24,9% degli alunni intervistati ha ammesso di bere superalcolici una volta a settimana, specialmente il sabato sera, mentre il 9,3% va addirittura oltre, bevendo alcool due o tre volte a settimana. Riguardo il consumo di droga, il 3,1% fa uso di marijuana o hashsish due o tre volte al giorno mentre il 2,7% si ‘fuma uno spinellò due o tre volte a settimana; tra gli istituti e licei coinvolti ci sono ‘Cannizzaro’, ‘Aristotele’, ‘Alberti’, ‘Primo Levi’, ‘Garibaldi’, ‘A.Diaz’, ‘L.Manara’ e ‘Arangio Ruiz’. «Il desiderio di provare sensazioni forti – ha detto il presidente del Ceis Roberto Mineo – spinge i ragazzi a ‘fumare’ o a fare uso di alcolici. Con questo progetto, che ha visto 168 peer educators – ovvero studenti scelti per informare su effetti di droghe e alcool – si è fatto della prevenzione ‘orizzontale’ perchè erano i ragazzi a parlare ai ragazzi». «Sono dati allarmanti – ha detto l’assessore alla Scuola di Roma Capitale Gianluigi De Palo – ma dobbiamo cercare di lavorare tutti insieme. Ci troviamo davanti ad un’emergenza educativa: i giovani sono desiderosi di qualcosa di grande e lo cercano dove non dovrebbero. Serve un patto educativo tra famiglie, scuola ed istituzioni per alzare il livello educativo. I giovani non devono percepire la loro vita come un qualcosa di mediocre»

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